Giovane di lungo corso
"Giovane di lungo corso" si riferisce ad una battuta che pare abbia fatto l'on. Bersani. A chi gli diceva di fare spazio ai giovani nel partito lui rispose "Ci vogliono sì giovani, ma giovani di lungo corso!" Non è un blog di politica in senso stretto. Seguendolo si capirà perchè io mi sento un giovane di lungo corso.
sabato 6 settembre 2025
Idea per utilizzare il Palazzo del Lavoro (o Palazzo Nervi) di Torino
lunedì 1 settembre 2025
È con grande attenzione e fatica ...
..che mi appresto a leggere l’intervento di Giorgia
Meloni al Meeting di Rimini.
Premesso che:
- Trovo il Meeting una cosa molto bella e positiva. Un momento per incontrare anche persone con una visione totalmente diversa dalla propria.
- Ritengo importante rispettare le istituzioni dello stato in quanto tali, indipendentemente dalla persona che le rappresenta.
- Lo scorso anno sono stato volontario e molte altre volte sono stato visitatore
- Privilegio le mostre agli incontri, spesso reperibili via internet: l'ho fatto soprattutto quest’anno che sono stato solo alcuni giorni.
- Che comunque gli incontri con i politici sono solitamente poco interessanti, perché spesso blaterazioni di testi prodotti da spin-doctor e poco incisive.
- Che quando è arrivata la decuius io ero già a Torino.
Dato il putiferio sui social e l’articolo di Rosy Bindi su Avvenire, superando un certo ribrezzo per il personaggio (che non è il peggio della politica italiana, alcuni ministri del suo governo sono peggiori!) leggo quanto mi sono perso.
Prima parte: una captatio benevolentiae assolutamente ammessa ed analoga ad altre. Formalità certo, ma perché non illudersi che potrebbe contenere anche della verità?
Non approvo il paragone con “Atreju”. Piuttosto che il nulla che avanza, non potrebbe essere che avanza qualcosa che tu non sai identificare? Quando parla di “individui in sostanza nella cui esistenza non c 'è più nulla per cui valga la pena impegnarsi, costruire o combattere” Be’ non è che combattere per conquistare Trento e Trieste o l’Etiopia e l’Albania fosse una cosa bella o impegnarsi per una carriera individualistica o costruire a debito ed inquinando l’ambiente sia bello. Non è vero che tutto fa brodo ed un po’ di sano decostruttivismo fa bene ogni tanto.
Quando poi dice “il campo nel quale abbiamo dimostrato di voler stare in questi ormai quasi tre anni alla guida della Nazione non è il campo delle ideologie, non è il campo delle utopie, non è il campo di chi pensa che sia possibile modellare la realtà sulla base delle proprie convinzioni” be’ mi sembra che dica totalmente il falso.
L’Italia va meglio? Il confronto con la Francia è ridicolo. Se ho una caviglia slogata e mio cugino si rompe il femore, non è che io sono guarito.
Politica internazionale. Ucraina: forse sono solo io che ho vissuto nella Russia di Gorbacëv ed altri che hanno rapporti “basici” in Russia (tra cui una persona incrociata al meeting) che vediamo l’invasione russa non come una guerra tra stati, ma soprattutto come la guerra tra una “cupola” al potere in Russia contro il suo stesso popolo. La sua posizione, sbagliata, è comunque diffusa. Gaza: lasciamo perdere le esitazioni del governo italiano a riconosce la Palestina come hanno fatto altre nazioni, la cosa grave è il fatto che non ci sia stata nessuna tirata d’orecchi pubblica ad un membro del governo complice del genocida. Avrebbe rischiato a una crisi ed in rimpasto di governo, ma aumentava in credibilità; così è solo connivente. Unione Europa: non mi pare che questo governo abbia fatto nulla di europeista. Difesa: già scritto qui e qui quello che penso.
“E la nostra casa, a cui aggiungere mattoni nuovi, è l'Occidente” Qui condivido quanto dice Cardini: esiste un polo sud ed un polo nord, ma non un polo est ed un polo ovest. Quando sento parlare di Occidente rabbrividisco, perché si tende sempre a fare un letto di Procuste di semplificazioni spesso violente. Battuta: non occidentale, ma occitano!
Ottimo l’apprezzamento per l’AVSI ed il suo impegno, ma poi casca nel parlare dell’immigrazione. Qui ha solo da vergognarsi. Non sto qui a dettagliare: Albania, come per Falqui, basta la parola.
Mi soffermo però sulla citazione del cardinale Sarah:
“Se i giovani lasciano la loro terra e il loro popolo rincorrendo la promessa di una vita migliore, che ne sarà della storia, della cultura, dell'esistenza del Paese che hanno abbandonato?” Spero per lui e per la Chiesa che questa sia una citazione ritagliata da un contesto più ampio e più complesso. Non credo che un cardinale non abbia mai letto “The Rise of Christianity” di Rodney Stark. O forse nel suo inconscio il cardinale rimpiange i riti politeisti della “storia e cultura che ha abbandonato”?
Sul tema dice anche “Non c'è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di far rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei nostri cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio, di salvare vite umane.” Premesso che i giudici agiscono solo in base alle leggi, di nuovo Falqui: Al-Masri, basta la parola!
Ok per la Meloni che veramente è andata a Caivano, ma tutto il resto del degrado non mi pare che questo governo cerchi di porre grandi rimedi. Non che i precedenti … però neppure questo.
Richiamare i santi fa sempre bene (Carlo Acutis e Frassati) mettiamola nella captatio benevolentiae.
Sul tema del lavoro ci sarebbe molto da dire. Riassumendo: si vede che lei non ha mai lavorato!
Sul rafforzamento del potere esecutivo rispetto agli altri poteri sono molto preoccupato. Io voglio essere rappresentato, non mi interessa scegliere lo show-man o la show-woman che governa. Il Berlusconismo è una piaga da cui bisogna tornare indietro.
Se ai tempi di Davigo e Di Pietro avevo qualche riserva sul protagonismo della magistratura, ora sono mai più che mai col “Forza giudici!!!”
Vengo alle due cose maggiormente mi hanno offeso:
- Il richiamo alla famiglia e scuola paritaria due temi che fanno tanto “cattolico chiuso nel suo orticello”. Ambiente? Sanità? Lotta alle dipendenze (anche alcool e gioco)?
- L’elogio a CL fatto in modo alternativo ad altre realtà del mondo cattolico. Da qui il comprensibile risentimento della Bindi. Premesso che io sono cattolico anche grazie all’incontro con alcune persone di CL, sta di fatto che negli ultimi anni da parte di molte realtà ecclesiali c’è stato un avvicinamento non formale, ma nella comune sequela al magistero, in opere di carità vissute a volte insieme e nell’apprezzare il cammino e la storia anche di altre persone sulla stessa strada. Questa semina di zizzania proprio non ci voleva.
sabato 30 agosto 2025
Toponomastica calendario a Torino e ulteriori proposte
Seguendo il calendario, la prima data dell'anno nella toponomastica di Torino è Corso XI Febbraio, dedicato alla stipula dei Patti Lateranesi che pone fine alla cosiddetta questione romana.
Febbraio procede sempre con date che hanno a che fare con il rapporto tra Stato e comunità religiose. Nella periferia sud troviamo Giardino XVII Febbraio 1848 (anche l'anno questa volta!) dedicato al rapporto dello Stato con la comunità valdese.
Centrale è Via IV Marzo in ricordo della proclamazione dello Statuto Albertino (ma c'era già Piazza Statuto, non bastava quella?)
In collina troviamo Viale XXV Aprile e vicino ai giardini reali si trova Viale I Maggio
Centrale e molto trafficata è Via XX Settembre dove si trova la casa in cui Michele Novaro musicò l'inno di Mameli.
Dalle mie parti si trova Corso IV Novembre . In quel giorno che ricorda la fine della prima guerra mondiale, quando ero ragazzino era vacanza da scuola ed allungava il "ponte dei Santi". Quel giorno lì si andava dalla nonna Lina (Carolina) per festeggiare il suo onomastico e la domenica successiva (prossima al 7 novembre, Sant'Ernesto) dalla nonna Ernestina.
L'anno termina con la Piazza XVIII Dicembre, in cui una lapide ricorda il triste motivo di questa dedica legata alla storia di Torino.
Il privilegiato è Febbraio che oltre ad una strada ha pure un giardino, ma altri mesi mancano di citazioni.
Per ovviare ropongo quindi:
Cominciamo con Ottobre a cui propongo un luogo dedicato al XV Ottobre perchè fu il primo giorno del calendario gregoriano
Dedicherei almeno una piazza a XV Giugno, il giorno più importante della storia, cioè la mia nascita. (Spero che nessuno dica che sia una data divisiva, essendo la data che nelle elezioni amministrative del 1975 ha visto una grande affermanzione del PCI e a Torino ha permesso a Diego Novelli di diventare sindaco)
A Luglio eviteri il IV e il XIV (non siamo nè americani nè francesi!). Sebbene non ami particolarmente nessuna delle due dinastie reali torinesi, però occorre ricordare episodi che hanno segnato la storia della nazione che hanno avuto come "epicentro" la nostra città: XI Luglio fondazione della FIAT; XIII Luglio i Savoia da duchi diventano re (di Sicilia!!!)
Ad Agosto dedicherei una via/piazza a II Agosto, proprio perchè si rifà ad un "falso amico" tra il piemontese (e altri dialetti) ed il francese (les deux a gauche)
Per Gennaio? C'è già via Rio de Janeiro che vuol dire "fiume di gennaio": Si accontenti.
mercoledì 20 agosto 2025
Intelligenza artificiale ed agricoltura biodinamica
Ho terminato la lettura, più o meno in parallelo di due testi su un argomento simile, ma molto diversi tra loro nel contenuto. Uno, quello di Nilsson, era un mio vecchio testo utilizzato nel 1979 per prepararmi ad un esame universitario: era la traduzione di un testo del 1971. Sì, a quei tempi si parlava già di intelligenza artificiale, anzi il termine è stato coniato nel 1955. L'altro testo, di Mellano, era un testo divulgativo, imprestatomi da mio cognato, scritto di recente.
Il Nilsson non comprendeva esattamente il programma d'esame. Occorreva portarne solo una parte, e poi c'era un'altra parte su dispense. Dopo anni ho tirato giù quel testo dello scaffale più alto e l'ho ripreso in mano. Alcune considerazioni le avevo gia fatte in altri post precedenti. (qui uno)
La cosa interessante è che le "tecniche" dietro all'intelligenza artificiale descritte nei due libri non coincidono. Mentre nel testo del 1971 sono presentati sofisticati algortmi per giochi, dimostrazioni formali di teoremi ecc... nell'altro si parla molto delle reti neurali e i sistemi di AI "addestrati".
Testo, quello di Mellano, molto interessante. Comincio dal fondo: mi è piaciuto che abbia citato il compianto prof. Piero Torasso (il prof per cui dovevo portare all'esame parte del testo di Nilsson) presona che reputavo un genio e che sapeva fare appassionare alla materia che spiegava.
Per il resto, la prima parte e la parte finale per me erano cose risapute e condivido pienamente quanto dice. La parte centrale invece scende in dettaglio su argomenti che per me erano scatole nere di cui io vedevo solo l'ouput: nel 1990 avevo impattato la prima volta con un sistema di visione che riconosceva le fette biscottate buone/non-buone e segnalava dove era il loro baricentro. Pigliavo quei dati e con algoritmi classici, dovevo guidare il posizionamento della "zampa" che le doveva prendere. Poi nei primi anni 2000 al Centro Ricerche Fiat i risultati dei sistemi di visione da tenere conto come input per altri algoritmi andavano dalle palpebre del guidadore che si chiudevano per la stanchezza, alla linea di demarcazione delle carreggiate... Ma "cosa ci fosse dietro" non me n'ero mai occupato.
Ovviamente anche l'autore -Mellano - come il sottoscritto ha fatto esperimenti di domande "strane" all'AI per vedere certi comportamenti. Al momento della stesura del testo non c'erano ancora Deepseek e Claude: questo è un argomento in cui si fa presto a non essere aggiornati!
Sul tema del chatbot avrei fatto una piccola aggiunta. Nei primi anni 80 si cercava di rendere più facile l'interazione tra l'utente e la macchina. Non so se qualcuno ricorda le linee di comando di UNIX e quelle dell'RSX del PDP11 o del VMS del VAX non erano tento meglio. Ebbene sapevo di gente che si occupava della cosa, ma questi progetti sono morti con l'introduzione delle interfacce grafiche a icone. Con l'uscita di ChatGPT, l'intellgenza artificiale che giaceva nascosta nei motori di ricerca, nelle profilazioni degli utenti, nel riconoscimento delle immagini, nella ricerca del titolo brano che sentivi suonare e non ricordavi quale fosse... ecco che ritorna di moda in maniera esplicita
Perchè prima ho parlato di agricoltura biodinamica? Perchè mi ricordo di aver sentito una presentazione di tale tecnica agricola in cui si bypassava ogni perchè sulla causa-effetto, ma solo sul fatto che a certe pratiche corrispondano molto frequentemente certi effetti. In fondo il comportamento simile dell'AI
venerdì 15 agosto 2025
Scenari inquietanti 😢
Cercavo dei documenti di mio padre e nell'armadio ho trovato pure le pagelle delle elementari di mia madre. La cosa che mi ha sconvolto erano i frontespizi delle pagelle in quegli anni : ecco qui le foto .(cliccare per ingrandire)
Ma in molte parti del mondo degli autocrati stanno "educando" i loro sudditi proprio nello stesso modo: militarismo, ampliamento del territorio della nazione, narrazione di un passato in cui la nazione (sebbene sotto altre forme statuali) era egemone su una certa area. Fino a pochi anni fa, nessuno pensava che si potesse tornare in dietro in quel modo, adesso invece 😢
sabato 2 agosto 2025
Una Fiat che fu
Ho terminato di leggere un libro avuto in prestito. Oltre quattrocento pagine di lettura molto scorrevole ed interessante, almeno per me per diversi motivi: sono torinese e l'autore, Giancarlo Michellone, era stato l'amministratore delegato del Centro Ricerche Fiat anche nel periodo in cui ho lavorato, purtroppo come esterno e non come dipendente.
Si tratta di una specie di diario che va dal 1966 al 1970 con qualche nota sul prima per inquadrare il contesto, e sul dopo per farci sapere “come andrà a finire”. Le tematiche oltre alle vicende personali – matrimonio e nascita dei figli – che l'autore cita con molta riservatezza, sono il suo lavoro in FIAT e le vicende del suo paese, Cambiano, nella seconda cintura di Torino, di cui, sebbene con riluttanza è stato anche sindaco.
Negli anni sessanta nella cintura di Torino c'è stato un grande incremento della popolazione, dovuto alla crescita industriale. Una conseguenza è stata una grande speculazione edilizia che scaricava i costi dell'urbanizzazione (fognature, acquedotto, illuminazione stradale, scuole elementari...) sulle amministrazioni locali. Sparso un po' in tutto il testo si trovano le battaglie sostenute dalla giunta comunale per mantenere a Cambiano una “crescita sostenibile”, scontrandosi anche contro pressioni di certi portatori di interessi che superavano i limiti della legalità.
Il mondo FIAT che descrive è un isola felice, per certi versi simile al Centro Ricerche FIAT, ben lontana dalla produzione, dalla famigerata “catena di montaggio”. Si trattava del settore “Esperienze” (in cui lavorava anche mio suocero). In quel periodo l'autore si occupava dell'antiskid, un sistema che si prefiggeva di ottimizzare le frenate, soprattutto su terreni gelati, bagnati o comunque non bene aderenti e magari con aderenze diverse sulle ruote. Tematica interessante perché è probabilmente stata la prima applicazione dell'elettronica e della meccanica insieme. Inoltre ha implicato un'organizzazione del lavoro dove i portatori di competenze diverse collaboravano in team multidisiplinari e questo scardinava un po' la suddivisione burocratica dell'azienda.
Non sottolineo altro ma lascio al lettore il piacere di addentrarsi in questa storia.
Parallelamente alla gestazione dell'antiskid, troviamo il racconto delle turbolenze sociali di quegli anni. Anche qui non mi dilungo e passo a considerazioni più personali.
Era la prima applicazione dell'elettronica a bordo veicolo, evidentemente, perché non erano state previste interferenze dei campi magnetici sui dispositivi. Per fortuna degli sviluppatori, non potendo più provare il sistema sui prototipi al Sestriere come avevano fatto alcune volte, decisero di provare nella collina torinese, nella piazza vicino al Faro della Vittoria, non distante dai numerosi ripetitori, allora penso della RAI. Lì il comportamento del sistema diventava misteriosamente “assurdo”. La spiegazione del fenomeno - i campi magnetici dei ripetitori "disturbano" le componenti elettroniche di bordo - viene in mente ed apre una nuova sfida da affrontare. Quante volte, in occasioni ovviamente diverse, è capitato anche a me di dire: “È andata bene che questo caso non previsto è venuto fuori nei test e non dopo il rilascio del sistema!”
Quello che non capisco è che verso la fine del libro si racconta di un antiskid della concorrenza, montato su un mezzo "di serie" in funzione, che ha un grave problema causato proprio da interferenze simili. Possibile che la protezione dalle interferenze non fosse diventata una caratteristica necessaria per l'omologazione?
Ho apprezzato molto anche la ricchezza linguistica. Sono molte le frasi in piemontese riportate, ma, seppur in misura minore, c'era anche il veneto di Zottarel, l'inglese, qualcosa in francese e nache una frase multilingue di un greco.
Giancarlo Michellone era l'amministratore delegato al CRF, ma non ho mai avuto contatti diretti con lui (a parte l'omaggio di un trolley fatto anche a me come componente di un team che aveva lavorato sulla funzione di “evasione ostacolo”)
Conosco il figlio Gianluca di cui il testo cita la nascita ed i pianti notturni.
Ho conosciuto invece l'ing. Mario Palazzetti, che progettava le prime schede elettroniche a bordo veicolo. Quando lo conobbi era un vecchio signore ormai “consulente” del Centro Ricerche. Non collaboravo direttamente con lui, ma mi è capitato di andare a pranzo insieme in mensa ed era un conversatore interessante.
Sono stato anche al brindisi di inizio pensione di Ezio Lendaro.
Ovviamente Zottarel, il collaudatore spericolato, non l'ho conosciuto, ma guarda caso, anche il driver con cui ho fatto molti test e acquisizione dati era un ex-paracadutista. Non nella Folgore, ma negli Alpini Paracadutisti. Evidentemente per fare quel lavoro occorre una certa forma mentis.
Ultimo ricordo.
Nel libro si cita un certo ing. Ravizza che nel 1970 aveva
quarant'anni. Mio padre, negli ultimi giorni della sua vita, ogni
tanto si immaginava di essere in situazioni evidentemente accadute in
passato e parlava anche dell'ing. Ravizza. Ora in Torino, di Ravizza,
ingegneri nati intorno agli anni '30 non penso che ce ne fossero
molti. Chissà se era lui ?
domenica 6 luglio 2025
Spese per la difesa 😱
lunedì 30 giugno 2025
Toponomastica animalesca a Torino
Come in quasi
tutte le città italiane esiste una via dedicata a Colombo, grande
navigatore, e considerandoli come dei grossi manzi, al sommo Manzoni. Il
capoluogo dell'Abruzzo ha la sua via che perde l'articolo diventando
via Aquila. A Giacomo Leopardi è invece dedicato un parco vicino al
Po. Al Tasso, che visse a Torino alcuni mesi, è dedicata una via centrale ma abbastanza angusta.
Con tutte le sue luci (?) e le ombre (molte) nella storia di Torino ha avuto molta importanza Giovanni Agnelli, ed un tratto di quella lunga arteria che da via Cernaia alla periferia sud cambiando quattro nomi, è dedicato a lui, ovviamente vicino a Mirafiori, senza incrociare corso Pascoli
Tipica di Torino e
via Capriolo, (Luigi) partigiano che i nazisti uccisero pensando di aver ucciso un altro capo partigiano.
In collina
troviamo via Gatti. (dedicata al gestore della ristorazione sul Titanic ed affondato insieme alla nave?)
Via Mosca non è dedicata né alla città russa, né all'ingegnere che ha progettato il ponte sulla Dora Riparia che porta il suo nome, ma ad un giurista di nome Gaetano.
Vi è pure una via dedicata all'illustre sconosciuto Giacinto Gallina.
Molto più centrale è la via dedicata ai Cavalli (Giovanni Carlo, ahimè inventore di armi sempre più potenti!)
C'è una via dedicata al Riccio (Camillo) che speriamo non l'attraversi per non essere investito come tanti suoi simili.
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Strada della Manta |
Alla Manta è dedicata una strada.
A Giovanni Falcone è dedicata una breve via che fiancheggia il Tribunale.
Non ho trovato
invece nessun luogo dedicato a Pietro Verri, nè ai fratelli Cervi (presente in molti comuni della cintura e provincia) né a Ratti (presente ad Alpignano,
Asti ...) , Merlo (presente a Rivarolo, Pinerolo ecc...). Tra le innumerevoli vie dedicate ai pittori, nessuna dedicata a Paolo Uccello.
mercoledì 18 giugno 2025
Due considerazioni su una pagina
Ho ripreso in mano
un testo che usai per un esame universitario sostenuto nel 1979 di
cui penso averne parlato nei post precedenti. Foto di una pagina.
1) Quando ero ragazzino mi avevano regalato una tavoletta del gioco del 15. Dopo averla risolta varie volte mescolando un po' a caso le tessere della configurazione iniziale, mi venne voglia proprio di passare dalle configurazioni descritte nel testo. Ovviamente passai un pomeriggio di tentativi inutili. Nessun problema: solitamente le mie vacanze erano abbastanza noiose, nelle medie inferiori e al liceo preferivo l'anno scolastico. Ma il fatto di non riuscirci mi metteva quasi ansia.
2) Questa descrizione alla faccia di tutti i genitori, superiori ed educatori, pubblicitari e “motivatori” amerikani che dicono che impegnandosi si può ottenere qualsiasi risultato, se non riesci è colpa tua che non sai fare bene le cose. Alla faccia di tutti i manager che “Non voglio sentire problemi, voglio soluzioni”. Superstizioni! Esistono problemi senza soluzione.
domenica 15 giugno 2025
Hello Dolly!
Per ovviare gli abbandoni scolastici in una certa contea, la fondazione ha promesso 500 dollari ai ragazzi se fossero verificate entrambe queste due condizioni:
devi finire il ciclo di studi
scegli un coetaneo, e scommetti che anche lui finirà il ciclo di studi.
Il tasso di abbandono è sceso drasticamente.
Questo è molto bello perché così non solo uno è stimolato individualmente, ma “traina” anche un'altra persona ed ha molte probabilità di essere trainato a sua volta. Un atteggiamento molto costruttivo che supera totalmente tutto il clima di competizione individuale che l'azienda tradizionale metteva tra i dipendenti. Siamo in una rete sulla stessa barca!
A questo punto sentiamo una versione di una canzone di Neil Young cantata delle tre signore del “country” tra cui la nostra Dolly Parton. Canzone bellissima, voci notevoli, ma come signore anziano se devo inchinarmi alla bellezza femminile di una signora anziana, lo faccio a Emmylou Harris!!!
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Fonte della notizia : dalla mail list di Mike Cohn di Mountain Goat Software
venerdì 13 giugno 2025
Sic Transit Gloria Computātōriōrum – 5 puntata