mercoledì 29 novembre 2023

"Contro lo Smartphone" di J.C. De Martin - Mia ultima lettura

Contro Lo Smartphone Web Ok Ho terminato la lettura di questo libro 

il cui titolo, come spiegato dall'autore è un po' ad alto impatto. In realtà non è un testo che rimpiange i bei tempi passati, ma un testo che ci rende utilizzatori consapevoli.

Un po' di storia e di anatomia dell'oggetto, fatte in modo molto chiaro, penso leggibile anche da un non-addetto ai lavori. Penso, perchè io un po' addetto ai lavori lo sono: ricordo gli slot liberi sui PC tower e le schede PlugAndPlay, i driver,buntu... cosa impensabile sugli smartphone....

🤔 Elenca poi vari problemi che quest'oggetto ci porta insieme alla sua comodità. Suggerisce anche delle soluzioni.
Infatti, come spiega spesso anche Paolo Benanti
, la tecnologia è un prodotto umano, quindi oggetto di scelte, fatte in base a certi obiettivi.
Lascio al lettore il piacere di scoprire i problemi e soluzioni.

Questo libro dovrebbe essere letto da chiunque operi nel settore scolastico, vista la pervasività dell'oggetto in questione.

Dovrebbero leggerlo i politici e dirigenti del pubblico impiego per permettere strade alternative all'uso dello smartphone: non ha proprio senso che la PubblicaAmministrazione dipenda di un oggetto prodotto da un duopolio straniero.

🤦‍♂️ Sulla pervasività tra i giovani: ora da vecchietto che fa volontariato, aiuto dei ragazzini delle medie inferiori a fare i compiti di matematica presso un doposcuola parrocchiale. Una volta la settimana e “a gratis”. Ebbene, i ragazzi non si segnano neanche i compiti sul diario, guardano lo smartphone.
Ho provato a raccontare l'episodio narrato da un ricercatore la sera della presentazione del libro. Questo Nerd, nel cuore della notte, nel cuore dell'inverno, in Trentino doveva andare in un albergo con check-in elettronico. Il codice era sullo smartphone. Peccato che in quel momento, a fine giornata e col freddo, lo smartphone fosse scarico! Fortunatamente non ha passato la notte all'addiaccio perché si era segnato il codice anche su un biglietto!
Mi ha sconvolto l'obiezione di una ragazzina:
“Avrebbe dovuto avere delle power bank!”

Pazzesco come il mercato inviti ad esporci a fragilità e alternative fragili per creare dipendenze continue!

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

È proprio vero. Confermo che gli adolescenti di oggi non usano più il diario cartaceo, ma si segnano solo i compiti sul cellulare, o addirittura vanno semplicemente a controllare sul registro elettronico.

Posta un commento