lunedì 8 marzo 2021

8 marzo Festa della donna

Solitamente l'8 marzo sento discorsi che a partire dalla mia esperienza personale mi lasciano sempre un po' perplessi. Quest'anno, dopo aver letto Bullshit Jobs di David Greaber, la perplessità è cresciuta. Andamo con ordine.

Esperienza personale. Pur sententomi anatomicamente e sessualmente maschio, ho sempre trovato stretto il ruolo che la società anni 50/70 assegnava al maschio. Non mi piacevano i giochi con la palla, quindi nemmeno il calcio, non amavo i motori, la meccanica, non sognavo di pilotare bolidi o aerei, cioè non mi interessavano cose che piacciono ai maschietti e oggi possono piacere anche alle femmine, anzi sono viste come un passo avanti per loro. Non ero attratto dalle bambole e cucina (veramente o c'erano remore interiori'?) ma mi affascinava tutto l'unisex (teatro, musica, e poi matematica ma non la fisica, i gialli...) Putroppo le pressioni della famiglia che approfittavano della mia fragilità psicologica (che loro alimentavano) mi spinsero verso studi che avrei preferito evitare. Quante volte avrei voluto essere donna ed andare ad insegnare il teorema di Pitagora o a suonare il flauto dolce in una scuoletta della Val Soana, invece di dover sgomitare, perdendo, contro buro-manager, bambini ben più gretti e capricciosi!

David Graeber dice due cose interessanti a proposito di donna e lavoro.

  1. la società patriarcale invidia l'utero, il fatto che la femmina partorisce ed il maschio no, allora i maschi hanno creato uno storytelling che trasforma il lavoro maschile in una specie di parto. Testimoniaze, tra l'altro, del fatto che in molte lingue la parola che indica il lavoro maschile sia la stessa o simile a quella del parto (il piemontese è un esempio) oppure che nella cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva la fatica del lavoro maschile e il dolore del parto siano in qualche modo accumunati. Quindi le rivendicazioni femministe non sono altro che “invidia dell'invidia dell'utero”

  2. Che nell'attuale feudalesimo manageriale, come definisce la società attuale, si è disposti a pagare di più lavori inutili (barracaselle, tirapiedi, supervisori, sgherri e ricucitori) piuttosto che attività che servono veramente. Anzi queste spesso sono svolte da chi fa volontariato!


Ora, voi che avete avuto la fortuna di nascere donne, non riesco a capire la vostra gioia di mettere dati in un foglio di Project, fare dei Gantt che non saranno mai rispettati, Powerpoint per riunioni a cui metà dei presenti non interessa nulla e chi è interessato sapeva già cosa si sarebbe detto, rinunciando al piacere di trasmettere cultura e passione per la vita ai bambini, curando gente malata, facendo rispettare la legge....

Ah, lo stipendio più alto! Il gender gap! Beh ho la moglie insegnante. Date le traversie del mio ultimo periodo prima della pensione e della sicurezza del lavoro statale, oggi lei prende una pensione superiore alla mia!!

Donne, fatevi furbe!!!