lunedì 9 aprile 2012

L'Italia sprofonderà: il mito della cicala.

Disclaimer: non condivido affatto la visione di Benedetto Croce ed epigoni sulle due culture: la cultura umanistica  e la cultura tecnica. Personalmente amo la scienza, che non è la tecnica: è ricerca della verità. E' adaequatio rei et intellectum, permette alla cultura umanistica di non essere stantia ripetizione di flatus vocis e permette alla tecnica di non scadere nella ripetizione di pratiche che diventano magia o superstizione, come descrive Asimov in un racconto dove erano rimasti i tecnici senza gli scienziati.

Premesso questo, da che mondo e mondo la classe politca viene scelta tra gli "umanisti" perchè capaci di comprendere gli scenari ed immaginarsene nuovi, perchè detentori di una visione filosofica del mondo o anche semplicemente perchè capaci di comunicare. Il fatto di affidarsi ai tecnici per il "salvataggio" dell'Italia mi sembra uno dei tanti sintomi di follia verso cui stiamo andando incontro.
Sono assolutamente favorevole a valorizzare il lavoro delle persone anziane, la mia storia lo dimostra ed ho già fatto un post a questo proposito. Ma ritengo che la "coraggiosa" riforma delle pensioni sia una porcata per vari motivi e qui ed ora cito quello "umanistico"- il mito della cicala.
No, non la favoletta della formica e la cicala, a cui i simpatico Gianni Rodari rispondeva di preferice la cicala/ che il suo canto non vende: regala! - non apro questo ampio dibattito!
Si tratta del tempo degli dei falsi e bugiardi. La ninfa Eos si innamorò di Titone, un mortale. Siccome voleva superare questo piccolo problema, chiese a Zeus il dono dell'immortalià per l'amato. Zeus concesse tale dono, ma la svampita ninfa Eos non si accorse che insieme al dono dell'immortalità avrebbe dovuto anche chiedere il dono dell'eterna giovinezza. Cosa successe? che il povero Titone non moriva mai, ma invecchiava sempre, in modo terribile... in un modo dove un settantenne era vecchio ed un ottuagenario una rarità, chissà come si immaginavano un vecchio di duecento trecento mille anni!!! Una versione del mito dice che Titone fu poi tramutato in cicala. 
I nostri tecnici probabilmente avranno letto da qualche parte che l'età media della vita aumenta, ma forse non sanno che i vecchi non hanno le stesse condizioni fisiche e quidni gli stessi ritmi dei giovani. Parlano di "lavori usuranti" ma chi fa più lo scaricatore di porto? La vista e l'udito calano, e l'artrosi viene anche ad impiegati ed insegnanti (tanto per esemplificare, seppur superficialmente)
 Quanto costerà questa loro astrazione? Be' il fatto che si parli di cicale, per altri versi il simbolo dello sperpero dei beni, è sintomatico dell'impossibilità che avremo di sollavarci.