venerdì 24 aprile 2020

Bella Ciao

Da un po' di tempo mi sto appassionando alla “storia delle canzoni” cioè di come alcune canzoni sono nate in un contesto, hanno avuto certi significati per chi le cantava e ascoltava, poi hanno avuto altre interpretazioni e magari qualche modifica
Significative sono la storia di Faccetta nera solo superficialmente una “canzone fascista”; di Zamba de mi esperanza una canzone dolce e senza nessun evidente richiamo ideologico eppure costò la vita a Jorge A. Cafrune che per averla cantata fu considerato un oppositore al regime militare argentino; Sul puint di Braulins canzone che spopola in tutte le sagre di paese in Friuli la cui storia sarebbe molto lunga, molto più  della canzoncina.

Non riesco a capire perchè oggi, sia così amata ed odiata la canzone klezmer con il titolo Bella Ciao. Premetto che io sono dalla parte di chi vuole festeggiare la liberazione dal fascismo e dal nazismo suo alleato, anche se il 25 aprile è una data arbitraria, perchè le date degli eventi storici porterebbero la festa un po' più avanti (Ad Ovaro accadde un fatto drammatico il 2 maggio 1945)


Orbene, illustri partigiani tra cui Giorgio Bocca, hanno affermato di non aver mai cantato né sentito cantare quella canzone durante la resistenza. Ho letto un articolo in cui si dice che la canzone fu pubblicata nel 1953; pochi anni dopo fu anche “raccolta” con un altro testo come “canto delle mondine”: una zia d'acquisto che in gioventà faceva la mondina, afferma di non averla mai cantata.


Altro punto: normalmente quando uno agisce, lo fa il più delle volte spinto dagli enventi. Solo dopo elabora in modo lucido analitico razionale le cause per cui ha agito. Analogamente dopo la resistenza vi furono delle riletture a posteriori del fatto. In quarta scientifico il professore ci assegnò il tema “Resistenza: secondo risorgimento o lotta di popolo?” Io, come del resto anche i miei compagni, scegliemmo il tema alternativo perchè il risorgimento si affronta in quinta, e non volevamo avventurarci su terreni inesplorati. Per parlare della resistenza non avevamo alcun problema: avevamo tutti genitori, nonni e zii loquaci. Il professore si accorse dell'errore.

Comunque la resistenza “secondo risorgimento” è una lettura a posteriori, che difficilmente era presente nella mente dei partigiani (anche Garibaldi fu preso più per la sua immagine iconica che in riferimento storico)

Una cosa accomunava tutti i partecipanti alla lotta partigiana: la sfiducia nella classe dirigente fascista che 
aveva mandato allo sbaraglio una nazione ed una generazione di giovani, in una guerra assurda con un alleato per nulla simpatico. Molti partigiani erano militari o giovani sotto leva che non volevano combattere per la Repubblica di Salò. A questi poi si unirono anche degli antifasciti della vecchia generazione.
Al disprezzo per la classe dirigente si aggiungevano poi altre motivazioni: per alcuni la possibilità di una rivoluzione socialista (“Resistenza come rivoluzione mancata” è un'altra lettura); per molti, comunque il desiderio di una società più democratica ed equa.

Il “Secondo risorgimento” mi pare una lettura blanda, edulcorata ed “imbalsamante”, direi politically correct, quasi che tema di “offendere quelli dell'altra parte” inventando un riscatto italiano da una servitù straniera (Boh?) e non da una classe dirigente autoreferenziale, arrogante, stupida e incurante del popolo.
La canzone Bella ciao, mai cantata dai partigiani, mi sembra che vada proprio nella direzione del “secondo risorgimento”.

In particolare mi sbalordisce la parola “invasor”. Ma chi era allora l'invasor? Gli americani sbarcati ad Anzio? (Boh oggi potrebbe cantarla qualche xenofobo contro gli immigrati).

Mussolini ed i suoi gerarchi erano tutti italiani doc. Sarebbe stato meglio “dittator” o “impostor” visto che di bugie il duce ne disse tante!
Sembra quasi scritta per non offendere chi allora era dalla parte sbagliata. Però siccome oggi c'è chi nonostante tutto si offende, allora chi vuole cantarla la canti pure. Io però non la canto: sono troppo visceralmente ostile al fascismo.

martedì 3 marzo 2020

L'inutilità del centro (metafora della spiaggia)

Ho una grande consideazione per Stephen Denning autore di The Age Of Agile: quindi sono rimasto piuttosto allibito per le considerazioni fatte  in questo articolo 


Per spiegare le mie perplessità la cosa migliore sarebbe quella di rifarmi ad un discorso che faceva il fideista Piergiorgio Odifreddi sul fatto che i politici cerchino i voti del centro. Ho cercato su youtube  quel discorso, ma evidentemente non era stato caricato. L'irrazionale immaginava una spiaggia con due chioschi per le bibite, C1 all'estremo A e C2 all'estremo B. Ovviamente i bagnanti più prossimi ad A si servivano di C1 e quelli più prossimi a B di C2. Supponiamo che C1 si sposti un po' verso il centro: succederà che chi si trova all'estremo A continuerà a trovare C1 più comodo, mentre chi si trovava a metà troverà C1 più comodo di C2. Allora C2 copierà l'azione di C1 e così via finchè i due chioschi si troveranno tutti in centro. Questo ragionamento va fatto per le compagini politiche.
Peccato che il teocrate impenitente non tenesse conto di due fattori importanti:
1) Dava per scontato che la densità di bagnanti presenti fosse costante in tutta la spiaggia. Nella politica non è così. Il centro si rivolge ad un prociso ceto sociale: il ceto medio, la "middle class" che è contenta di avere scuole e ospedali di buona qualità e poca spesa per l'utenza, di avere strade sicure... vuole riforme per continuare a stare bene e forse anche meglio, ma non vuole rivoluzione, non vuole grossi cambiamenti che potrebbero anche peggiorare la situazione. Dal dopo guerra agli anni 90 questa classe media in Italia e forse anche negli USA era pervalente ed in crescita. Oggi non è più così. La parte centrale della spiaggia si è spopolata, o almeno ha ridotto la sua densità: qualcuno è finito nell'estremo dei ricchi, molti sono finiti, con rabbia ed apprensione nell'estremo dei poveri o comuque totalmente insoddisfatti.
2) Se il chiosco è sufficientemente lontano dall'estremo della spiaggia nulla toglie che all'estremo arrivi un ambulante a vendere le bibite che vendeva il chiosco.
 La storia ha dimostrato che succede questo.
Mussolini non era "nato di destra" era un socialista interventista, uscito dal partito quando questo aveva optato per una posizione neutralista; nel fascismo confluirono i futiristi, ci fu il momento "sansepolcrista" etc... Ha cominciato come ambulante che si è messo nel lato sinistro a fare concorrenza al chiosco.
D'Alema stesso pare che abbia detto che la Lega sia nata da una costola della sinistra e i voti analizzati per area geografiche (vedi Sesto San Giovanni) dimostrano che questo è vero
Non conosco bene la situazione americana, ma ho letto che Trump abbia preso molti voti nelle zone ex-industriali tra nuovi poveri che si sono sentiti abbandonati dai dem portati verso il centro

Questo non vuol dire che io sia un estremista. Ma un conto è tendere ad un centro, oggi socialmente meno rilevante, ed un conto è la capacità di mediare e dialogare con diverse aree ideologiche e culturali, pur rimanendo fedeli ad una certa clientela.


lunedì 2 marzo 2020

#MilanoNonSiFerma ma dove va?

Nel framework Scrum sono previste "cerimonie" quali le Sprint review, in cui ci si pongono domande su come si sta procedendo. Cambiando nomi, tempi e formalismi, la pausa per chiedersi "come stiamo procedendo" è presente in varie forme di gestione progetti, da quelle più formalizzate a quelle naif improvvisate dal buon senso, come ricordo accadeva negli anni 80 all'inizio della mia attività lavorativa

Come scrissi in questo post https://www.linkedin.com/pulse/project-manager-del-pacifico-occidentale-roberto-bera/ le pratiche di Project Management, sono comunque diffuse in diverse culture, anche se non vengono chiamate in quel modo, ma assumono caratteristiche magico-rituali.
Quasi tutte le culture/religioni hanno implementato delle modalità per "sospendere" temporaneamente il cammino e guardare la #mappa del percorso che si vuole percorrere.
Dopo i #fridaysForFuture sarebbe stato importante fermarsi e riflettere se la strada che stiamo percorrendo è quella che ci porta alla meta.
Il corona virus poteva essere anche un'opportunità per uscire dall'abituale e guardare tutto da un'altra prospettiva. Il ricorso al lavoro remoto (che qualcuno erroneamente chiama agile) è un fattore positivo, per esempio. Ma il filmino che gira su molti social con hastag #milanononsiferma è come se volesse scongiurare la messa in discussone di abitudini assolutamente poco razionali.

Pare che "chi si ferma è perduto" fosse un detto di #mussolini. Ricordo che:
- il fascismo si definiva #rivoluzione fascista e nel suo background culturale c'era il futurismo, l'interventismo etc... cioè era la negazione di centinaia di anni di #bestPratics ottenute attraverso tentativi ed errori
- era un dittatore, non ammetteva quindi la messa in discussione delle sue idee
- gettò l'Italia in una guerra in cui fummo sconfitti con gravi perdite

giovedì 30 gennaio 2020

Alberto Sordi, Alternanza Dx-SX e TAV

Non ho mai gradito il cinema italiano e per me Alberto Sordi in particolare è una delle cose più ripugnanti che si possano immaginare. Qui ne faccio cenno e se avrò tempo scenderò nei dettagli.
Ora è facile immaginare come abbia gradito nel film Ecce Bombo la scena in cui Nanni Moretti insulta un tale dicendo "Ve lo meritate Alberto Sordi!!"
La colpa del malcapitato era di aver detto all'incirca "Destra sinistra, rossi neri, noi italiani siamo tutti uguali..."

Sospendo questa scena. Con la perdita di consensi dei 5Stelle molti commentatori hanno ipotizzato un ritorno al bipolarismo. Ok ma con una notevole riserva. Il bipolarismo positivo in un contesto democratico è un bipolarismo tra "socialdemocrazia" e "liberalismo", con sfumature diverse nei vari contesti nazionali. Nella prima repubblica di fatto questo bipolarismo in Italia c'è stato ma non si risolveva in un'alternanza PLI vs partiti socialisti a nomi variabili, ma all'interno del peso delle correnti DC che inglobavano visoni più socialdemocratiche e altre più liberali.

La caratteristica che divide queste due visioni politiche  è il rapporto con il denaro pubblico: per il socialdemocratico la tassazione è una forma di redistribuzione, attraverso scuola, sanità pubblica, pensioni etc. Per il liberale invece è più importante lasciare il denaro nelle tasche dei contribuenti per permettere la generazione del reddito da distribuire, ovviamente per generare ulteriore reddito, non per un accumulo fine a se stesso. Entrambi queste visioni hanno una loro correttezza ed entrambe devono esserre corrette dall'altra per evitare che una visione solo socialdemocratica scada in una cultura burocratica che agevola i gestori del welfare piuttosto che i beneficiati e quella liberale può scadere nella creazione di sacche di povertà e di emarginazone nella società.

Ma la sinistra e destra italiane sono liberali vs socialdemocratici? La vicendaTAV dice nessuno dei due, sono semplici fazioni come Cerchi vs Donati, di un'unica ideologia clericale, hegeliana, leninista... non saprei. Ma il personaggio cacciato da Nanni Moretti avrebbe dovuto specificare: non gli italiani, ma l'offerta politica-partitica che li rappresenta

TAV cartina di tornasole per capire che in Italia non c'è alternanza ma solo fazioni


chi vuole la TAV è socialdemocratico? direi che non è nè sanità pubblica, nè scuola, nè ammortizzatori sociali, nè infrastrutture utili ai pendolari ed ai tragitti usuali dei cittadini, nè opportunità di lavoro perchè investendo in sanità, scuola o messa in salvaguardia del territorio, la stessa entità di risorse di opportunità di lavoro ce ne sarebbero....
chi vuole la TAV è Liberale? Questo articolo spiega meglio di quello che potrei fare io che non è liberale. Anzi è notevole l'ignoranza della destra anche su quelli che sono i suoi valori.


mercoledì 17 luglio 2019

Errore nel Cameo

Trovo molto interessanti e pondarati i Camei di Riccardo Ruggeri, così come trovo interessante il suo giornale on-line Zafferano
All'origine del nio gradimento per suoi interventi ci sono due elementi.
 Il fatto di essere “apota”, come si definisce lui stesso, cioè non ha una visione da “tifoso” come spesso si incontra negli opinionisti
 L'altro elemento è che Ruggeri parte da un'esperienza personale. Emerge chiaramente che non è uno storyteller di professione, ma uno che in vita sua ha messo “The skin in the game” come dice il titolo di un libro di Nassim Taleb.
Ma,nessuno è perfetto.
In un Cameo in cui invita Salvini a dimettersi dal governo, dice una parola errata.
Che Salvini (ma penso chiunque) non possa fare il ministro degli interni ed insieme il leader di un partito movimentista lo sostengo dalla nascita dell'attuale governo. Condividio il giudizio negativo sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi correttamente bocciata al referendum, ma trovo sgradevolmente ambiguo il fatto che parli di “staff vaticane” favorevoli all'immigrazione come le ZTL.
Su questo tema penso di essere più “Skin the game” di lui, non tanto per quello che faccio io, poca roba, ma perchè conosco molte persone di area cattolica che li aiutano, sia qui e sia  “a casa loro”. Inoltre molti vescovi, soprattuto africani, sono preoccupati per il drenaggio di risorse nelle loro terre d'origine, proprio perchè “sono i migliori quelli che se ne vanno” e le rimesse non equibrano la perdita di intere coorti di età in certe zone. Gli stessi vescovi africani poi mettono in guardia sui rischi del viaggio.
Escursus: il sommo filosofo Marcello Marchesi diceva “Come vorrei che tutti fossero felici così nessuno verrebbe a rompermi le scatole”
Ritorno: i migranti sono spesso in difficoltà oggettiva, vuoi perchè il loro progetto migratorio si dimostra più difficile di quanto avevano previsto, ne conosco personalmente, vuoi per altri motivi a volte peggiori. Il Buon Samaritano, a cui ogni cattolico guarda come esempio, si ferma anche per loro, da cui ne consegue una benevolenza che cozza contro richiami xenofobi. Ma non è che i cattolici desiderano il verificarsi di questa situazione. Non siamo come i “forestali” accusati di procurare gli incendi per avere ancora lavoro: avremmo tutti altre idee per il nostro tempo libero e per i soldi che eccedono le nostre neccessità... ma tant'è. Poi magari tra i migranti ci sono anche persone simpatiche, stare con loro ti aiuta ad aprire la mente, insomma un po' di centulpo che Gesù promette c'è, ma nessuno ama la causa del loro disagio.
Non so cosa intendeva Ruggeri con “staff Vaticane” ma ci tenevo a fare questa precisazione.

martedì 2 luglio 2019

C'è infamia per tutti

C'è gloria per tutti (Nino Bixio)

In questi giorni su tweeter si sono sprecati i messaggi relativi al caso della Sea Watch 3. Non ho mai risposto, perchè tweeter non permette ragionamenti complessi. Penso che abbiano fatto una pessima figura in molti.

Nota di metodo: basta buttarsi nella realtà che subito gli schemi crollano. Mi sono bastate poche ore al mese (un volontariato veramente scarso) ad dare una mano ad un banco dove si offrono “borse di spesa” ai bisognosi, per cogliere la complessità della vicende umane, oltre a tutti gli schemi.

Elenco delle brutte figure:
Innanzitutto il ministro degli interni che ha ulteriormente dimostrato di non esistere. Anche se la costituzione non dice nulla in proposito, la prassi vuole che tale carica non sia occupata dal leader di un partito. E' vero, c'è stato il precedente di Alfano, ma lui ha scelto di fare il ministro, ed il suo partitello, che di fatto era una finzione, è scomparso. Salvini fa il capo partito, bene dal suo punto di vista e dei suoi adepti siamo senza ministro degli interni. 
Non mi riferisco al fatto che durante la sceneggiata sono sbarcati ed arrivati via terra un numero di migranti ben maggiore di 42. Non mi riferisco alle tweetate fatte in cui promette/minaccia cose che non dipendono dagli interni ma dalla magistratura. 
La cosa più assurda, soprattutto per me torinese, è stata la risposta al vescovo Nosiglia che aveva proposto i prendere il 42 in carico alla diocesi di Torino (posizione che sostanzialmente condivido: primo limitare la sofferenza!)
Da buon capopartito che cerca i voti dei frequentatori di osterie e consumatori paranoici di canne, ha detto (ad sensum) perchè il vescovo non pensa anche a 42 italiani? Io non conosco i dati degli assistiti da parrocchie e associazioni che gravitano nella diocesi di Torino ma estrapolando i dati che vedo senza cercarli solo nel centro dove vado, moltiplicare per cento il 42 è ancora poco! Siccome molti assistiti per avere certi servizi devono consegnare l'ISEE etc... il ministero degli interni non può non sapere il numero delle persone assistite. Se un ministero degli interni non ha accesso ai dati, siamo fritti, oppure Salvini non è il ministro degli interni

Pessima figura anche da parte di chi ribadisce la bontà dell'immigrazione per la nazione ricevente e mi ha deluso molto il fatto che lo sostenesse anche una persona che generalmente sitmo.
Rispondere se Al Capone ha contribuito alla ricchezza degli Stati Uniti è ironia fin troppo banale.
Conosco troppo bene le migrazioni stagionali alpine che hanno rappresentato un'arricchimento per la zona di provenienza inserendola in una rete di legami commerciali e relazionali complicatissime ed affascinanti; rendendo le popolazioni Alpine molto più “aperte” di quelle della pianura. Ma da entomusicologo hobbista conosco bene il dolore dietro la migrazione. Sia nelle Alpi occidentali che in quelle orientali, seppur su musiche molto diverse, in lingue diverse, c'è una canzone che chiede ai monti di abbassarsi per vedere l'Amore lontano.
Ma questa migrazione è ancora diversa. E' una migrazione che se da un lato porta rimesse nel paese d'origine, da un'altro lo svuota delle sue risorse potenzialmente più attive.
Dimentichiamo Diego Fusaro e l'esercito industriale di riserva. Se, ragionando per assurdo, fosse un bene per la nazione ricevente, sarebbe colonialismo, quindi sarebbe eticamente male. Oltre rubare le risorse naturali, rubare anche la gente.

Pessima figura la classe “parlante” in generale. Bastano poche ore in un centro, per capire come i poveri sono spesso in conflitto tra loro, invidiosi l'uno dell'altro, così come i dipendenti e manager delle aziende non Agili si fanno concorrenza tra loro per le loro strategie individuali.
Dietro a questi contrasti ci sono fatti abbastanza interessanti che non sto ad analizzare
Ora su questa inimicizia c'è chi specula (“prima italiani”) chi fa sgradevoli morali bacchettone(“razzisti e xenofobi, ignoranti...”) ma non vedo quello che ho visto da ragazzo (Torino anni 60) Gli immigrati, da “quelli che ci tolgono il lavoro” o più correttamete “che constringono i nostri bambini a fare i doppi turni alle elementari” (io andavo dalle suore, ma alla Mazzini c'erano i doppi turni!) … nel 1969 per molti sono diventati compagni di lotta. Un coinvolgimento, un vedersi tutti insieme sulla stessa barca è possibile? Una vaga idea ce l'ho, non è certo via tweeter o talk show!


martedì 5 febbraio 2019

Tav: costi/benefici Pieter Bruegel il vecchio, Nassim Taleb

Ideolgicamente mi trovo lontanissimo dal movimento 5 stelle, ma ogni mattina io mi sveglio, apro la finestra e vedo un manifesto alto 209 metri che forse mi convincerà di votare per quel partito alle regionali. L'alternativa è disperdere il voto votando un partitello, comunque il manifesto elettorale di 209 metri mi convince sempre di più a non fidarmi dei competenti.
Dopo questo incipit vengo al tema di questo post: analisi costi e benefici della TAV. Lavoro del tutto insulso, come aveva già affermato molti anni fa il pittore fiammingo Pieter Bruegel il vecchio nel quadro “proverbi” “con il cuoio altrui si fanno cinture larghe” e come Nassim Taleb nel suo “Rischiare grosso” spiega benissimo. Che senso ha far fare un'analisi costi/benefici da un soggetto che non sarà poi colui che deve in prima persona spendere/ricavare?

La storia dei due grattacieli di Torino insegna. Sebbene siano iniziati a circa un anno di distanza uno dall'altro, quello iniziato prima è finito da quattro anni, mentre l'altro deve ancora essere completato  e nel frattempo ha avuto vicende molto gravi che hanno fatto perdere un sacco di tempo e di denaro.
Eppure gli stakeholder delle due opere erano più o meno gli stessi, “l'ambientin” o comunque l'intersezione dei due insiemi di stakeholder era abbastanza prossima alla dimensione di ciascun insieme. (D'altra parte Torino è una città abbastanza chiusa, non esiste una grande borghesia varia ed eventuale come a Milano) Qual era la differenza? Che quello finito in tempi ragionevoli era fatto con denaro di privati, quello ancora in costruzione con denaro pubblico, cioè soldi di nessuno: se non ci sono più soldi si taglia di qua si aumentano tasse di la...
Per questo la TAV va fatta, sì ma con i soldi dei privati, che la tengano in gestione per 99 anni, come si suol dire, mantenedo la linea in regola e facendo pagare un tanto ad ogni treno (Trenitalia, Italo, SNFC o che dir si voglia) in modo da realizzare utili. Solo questo soggetto può fare un'analis costi benefici credibile. Altrimenti vale la regola che i numeri, se torturati, confessano qualsia cosa si voglia far loro dire.
Chi può essere tale soggetto? Propongo Elon Musk, ma anche Richard Branson starebbe bene, a meno che le madamine non vogliano fare un crowdfunding

mercoledì 26 dicembre 2018

Sympaty for the devil

Questo post non parla di rock, anche se il titolo richiama un brano, bruttino, dei Rolling Stone.
Parlo del Movimento 5 Stelle, che quando anticipavo le mie intenzioni di voto del 4 marzo escludevo a priori.
In effetti ha qualcosa di satanico. La somiglianza tra Beppe Grillo ed l'oratore a cui il diavolo suggerisce le battute nell'affresco di Luca Signorelli nel duomo di Orvieto è molto più profonda dei tratti somatici dei due persoanggi. Elenco superficialmente;
  • Accogliere istanze corrette, (NoTav, nuove povertà, strizzare l'occhio ad intellettuali interessanti come Latouche...) se non fosse così nessuno li prenderebbe in considerazione. Le eresie sono verità impazzite.
  • Fomentare la rabbia ed il rancore
  • Cercare capri espiatori, anziché soluzioni win-win
  • Sfiducia nelle capacità del popolo di seguire strategie autonome per la ricerca della “felicità” ma volerla con cedere dall'alto (su questo tema interverrò in seguito)
Eppure in questi giorni, ho provato un lieve, ma non nullo moto di simpatia per le persone che si sono impegnate in politica mediante questa setta.
Ho provato un senso di quasi-solidarietà nei confronti di Di Maio & C. Quasi perchè io non ho mai avuto nel mio contesto le posizioni apicali che hanno avuto loro, però anch'io ho avuto a che fare con vecchi marpioni cadreghinisti il cui “skill” era quello di sapre come occupare posizioni di potere e quindi aggredire i portatori “dati” che stimolavano alternative e i portatori delle alternative stesse buttando sugli questi lo stigma di irrilevanza a prescindere.
Superior stabat lupus” o storpiando un noto detto latino “Ubi maior, ratio non valet
 
La simpatia è dovuta anche al modo maldestro ed idiota delle opposizioni.
Mi riferisco non solo ad Alessia Morani, che dovrebbe dimettersi da parlamentare perchè il suo operato sui social è un insulto alla funzione di parlamentare e fa diminuire nella gente la fiducia nelle istituzioni ed auspicare il ritorno a dittature (“ma noi paghiamo quella gente lì!” dice l'elettore...) Io piuttosto del ritorno alla dittatura preferirei la preferenza o il collegio uninominale secco, ma lasciamo perdere...
E non mi riferisco solo al fatto che fino a pochi giorni fa il governo era attaccato perchè voleva spendere troppo e quindi incompetente, spendaccione, spaventa i Mercati, non ubbidisce all'Europa, poi quando ha iniziato ad abbassare l'asticella, invece di propagandare la cosa come una vittoria dell'opposizione, si attacca il governo perchè spende meno del previsto. Questo lascia intravvedere nell'opposizione una reattività a prescindere, non il fatto di avere in mente altri traguardi.

Il grosso guaio è, sempre sui social, attraverso gli interventi di tal Cerasa, Jacoboni, Marattin, Zucconi, Myrta Merlino... per non parlare di Renzi e della sua Boschi, gli eventuali “altri traguardi” sono traguardi tutt'altro che “di sinistra!”
 
Non so ancora cosa voterò alle prossime elezioni (europee e regionali). Ho ancora delle cose da scrivere a questo proposito, continuerò in prossimi post.

giovedì 13 dicembre 2018

Esempio di FakeTruth:


Faccio una doverosa premessa. Io sono al di fuori di ogni schieramento ideologico precostituito, mi interessa solo ogni storia singola, con le sue speranze e le sue sofferenze: sul tema della migrazione mi sento vicino ai migranti "concreti" e alle loro storie di difficoltà, spesso causate anche da loro errori di valutazione, stimolati dalla fake truth che è stata loro raccontata. Di esempi ne ho conosciuti molti collaborando al Banco Alimentare. Non sopporto ne buonismi astratti, nè assurdi utilitarismi alla "gli immigrati ci pagano la pensione", nè meno che mai a forme di intolleranza e di razzismo.

Tento di fare un esempio di fake truth che sfrutta la scarsa conoscenza della matematica degli italiani.
Mi riferisco ai dati dell'Istituto Cattaneo sui dati tra l'immigrazione reale e l'immigrazione percepita.

Il coro di molti elzeviristi su questi dati è stato una fake truth. I numeri sono scientifici, sono la verità assoluta, la percezione è un errore, frutto di ignoranza pregiudizi e tante altre cose che rendono "incompetente" il popolo dei vili meccanici.

La matematica invece insegna un'altra cosa.
Inconsciamente, è entrato nella testa delle persone di mediocre cultura, che quando si parla di statistiche si abbia a che fare con una distribuzione che si avvicina alla "Gaussiana" cioè distribuzioni in cui la moda e la media sono prossime se non coincidenti. Poi più ti allontani dalla media/moda più gli elementi del campione che assumono un valore lontano, diventano rari (Code della gaussiana). A volte i dati con valori "troppo" lontani dalla media, sono addirittura scartati dal campionamento (es: criterio di Chauvenet)
Esempio inutile ma che mi diverte fare. Come maschietto trovo che la maggior parte delle donne siano bellocce. Sono un po meno le brutte e le bellissime. Di donne raccapriccianti ne  ricordo solo tre (tutte mie ex insegnanti) e di donne che mi hanno mandato in tilt per la loro bellezza solo quattro (una l'ho sposata).
La stessa battuta sulla media del pollo prevede che uno mangi zero polli e l'altro 2, comunque dati intorno al valor medio e alla moda, ma non che ci sia uno mangi 80 polli e siano in 79 a mangiarne nessuno.
Invece i fenomeni connessi alle reti non  seguono una distribuzione assimilabile alla gaussiana. Il successo di uno attrae e decreta l'insuccesso di tutti i suoi "vicini". Io ho iniziato a usare Whatsapp perchè tanti usavano Whatsapp e da allora ho smesso Skype... Spesso vai a vedere un film perchè tutti ne parlano, idem per i libri. Quindi troveremo dei picchi tra valori bassissimi di altri.
Ma attenzione, se ripetiamo lo stesso ragionamento in un dominio ristretto, troviamo lo stessa distribuzione non gaussiana in scala ridotta. (frattali)
Mi spiego. Supponiamo che nel grafico dei best-seller ci sia un valore altissimo per esempio per HarryPotter. Ma se restringiamo il campo d'indagine ai libri di "entomologia" (argomento a me ingoto) troveremmo che ci sono "sacri testi di riferimento" che sono l'HarryPotter dell'entomologia. Libri che nel grafico completo, manco comparivano.
La migrazione è un fenomeno legato alle reti. I sociologi parlano di "catene migratorie". Non mi soffermo sul perchè, abbastanza intuibile e comunque documentato da tutti i testi che si occupano delle migrazioni.
L'8% che dovrebbe essere il valore di riferimento, è un'astrazione pura. A seconda del contesto in cui mi muovo troverò sempre un valore quasi nullo o molto più alto. Certe categorie professionali sono molto frequentate da certe nazioni: badanti slave o peruviane, domestiche filippine, parrucchieri cinesi, pizza-kebeb egiziani o nord africani... mentre è raro trovare, che ne so, un maestro di sci nigeriano...
Sarebbe bello che le nostre città avessero una popolazione equamente distribuita secondo la provenienza, invece ci sono zone dove al massimo di straniero puoi vedere una badante che accompagna anziani, mentre altre dove gli italiani sono minoritari e, peggio ancora i locali sono quasi tutti omogenei.
Quindo la migrazione all'8% nei fatti non esiste, o meglio è un dato privo di senso. Occorre analizzare i domini (professioni, aree di residenza, attività ludiche, ahimè tipo di reati ...) e alla fine si vede che la percentuale dei migranti o è maggiore o minore.
La percezione è corretta. Il dato reale è poco significativo.

lunedì 30 luglio 2018

Fake News e il mango di don Bonardello

In questo periodo si parla molto di fake news.
Dal mio punto di vista il problema non è nella notiazia falsa in se, ma è nella capacità delle persone a filtrare, interpretare e gestire le notizie.

Ero bambino. Ricordo che gli adulti leggevano il quotidiano  più diffuso a Torino (La Stampa) e lo chiamavano La Busiarda. Questo indipendentemete dall'ideolgia di riferimento. Evidentemente filtravano ed interpretavano.

Ero poco più che bambino. La mia lettura preferita fu "Il Barone di Munchausen" di Raspe, ovviamente nell'edizione "per ragazzi". Ovviamente non credevo che sparando ad un cervo con dei noccioli di cigliegia, le corna avrebbero prodotto foglie e frutti... e non credevo in nessuna altra delle sue improbabili avventure, ma appunto leggevo queste cose in un contesto in cui era chiaro che si trattava di fantasia, anche se l'io narrante intercalava ricordando che quello che raccontava erano cose che a lui erano veramente accadute.

Primo anno di liceo scientifico. Il nostro prof di religione (che era anche un prof di scienze) don Marco Bonardello, nella prima o in una delle prime lezioni, per parlare della ragionevolezza della fede, disse: "Sapete cos'è un mango?" era il 1970, non c'era la globalizzazione attuale. Quasi nessuno lo sapeva.
"Il mango è un frutto tropicale, buonissimo ma facilmente deperibile, per questo non viene importato (ribadisco 1970!) Ecco se uno di voi mi dicesse "Ieri ho mangiato un mango" non gli crederei, ma se sapessi che ha una sorella maggiore che fa la hostess o comunque qualcuno di prossimo a lui che lavora in una compagnia aerea che fa voli internazionali, potrei pensare che non sta raccontando una frottola. Il giudizio di verità dipende dagli indizi che uno ha riguardo al testimone...." e da qui passò alla ragionevolezza della fede cristiana legandola alla testimonianza della Chiesa
In effetti il  Fact checking dell'aereopago di Atene, classificò la "buona notizia" (Evangelo) come una fake news. Sono stati gli indizi che hanno dato i testimoni nel corso degli anni, a renderla credibile.
Ma siamo capaci di cogliere gli indizi?

domenica 29 luglio 2018

Basta bandierine!

Seguivo i tweet di Matteo Renzi e poi per qualche giorno ho seguito pure quelli di tal Francesca Totolo
Renzi mi interessava quando aveva un certo peso politico. Mi stava simpatico nel 2014 poi si è avviato un rapido declino che non sembra fermarsi.
 Francesca Totolo non sapevo chi fosse, ma avendone sentito parlare terribilmente male, mi incuriosiva sapere cosa dicesse veramente
Per entrambi i loro tweet erano seguiti da un numero considerevole di risposte di utenti che quasi mai aggiungevano informazioni sensate, per lo più insulti. Inoltre molto spesso perdevano il filo del messaggio iniziale e si insultavano tra loro.
Molti di questi nei loro nomi inserivano emoticons. Alcuni avevano o una bandierina dell'Unione Europeaed erano contro quelli che avevano una bandierina dell'Italia. Alcuni le avevano tutt'e due, ma si schieravano con quelli che avevano solo la bandiera UE. Altri poi aggiungevano cinque stelle nel loro nome ed erano alleati dei "solo bandiere italiane".
Sebbene qualcuno avesse ogni tanto qualche mezza ragione (e da una parte e dall'altra) mi ha stufato questo dialogo tra sordi e ho smesso di seguire quei due seminatori di zizzania.
La realtà è molto complessa: le storie personali, le inefficienze della macchina burocratica, le ingiustizie ancora presenti, anzi le nuove ingiustizie che i nuovi scenari permettono di attivare... imporrebbero una visione leggermente più globale che la divisione noi-loro non può fare che aggravare la situazione.
Ma due temi sono emersi su cui mi piacerebbe approfondire
La posizione della Chiesa Cattolica ed in particolare di Sua Santità Papa Francesco sul tema dei migranti
Le fakenews
 Mi prometto di intervenire prossimamente su questi temi

https://www.ibs.it/santo-evangelo-meditato-da-bottegaio-ebook-roberto-bera/e/9788826457628