A volte, pensando alla mia vita passata, penso a cosa sarebbe successo se dal 1975 ci fosse già stato internet. A quante informazioni e di conseguenza a quante opportunità in più avrei avuto!
Ma è successo un episodio che mi ha fatto sospendere i miei pianti/rimpianti sul passato (qui un link, per esempio di rimpianti)
A volte mi capita di prendere il tram nel primo pomeriggio, quindi un orario in cui i ragazzi delle superiori escono da scuola e, sulla linea che prendo, ci sono altri giovani che si recano al Politecnico per le lezioni pomeridiane. Trovarsi su un mezzo in cui l'età media dei presenti è sotto i vent'anni, ci sarebbe da immaginarsi un viaggio con un sottofondo di voci che chiacchierano tra loro, anzi che a volte eccedono come succedeva quando ero giovane e quancuno esagerava nello scherzare o nell'incavolarsi.
Invece silenzio.
Quasi tutti concentrati sullo smartphone. Le poche voci che si sentono vengono da ragazzi/e con gli auricolari che parlano a interlocutori lontani, sempre via smartphone.
Come ho scritto all'inizio, non rimpiango assolutamente i vecchi tempi, anzi, semmai mi rammarico che non ci fossero stati certi mezzi cinquant'anni fa. Il problema è come ultilizzare le opportunità senza perderne altre, come il "tempo vuoto" di una corsa in tram.
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Una piccola aggiunta. Quando ero giovane tendevo a trovare molto affascinanti le ragazze dell'estremo oriente. Ho già scritto qui che nella mia permanenza negli USA le uniche belle ragazze che ho incontrato erano una italiana e una di Singapore. Di Singapore ho scoperto che fosse anche quella che io ritenevo il paradigma della bellezza femminile.
Purtroppo a Torino non si vedevano ragazze dell'estremo oriente (ho sposato poi una signorina del Piemonte Orientale, originaria di un luogo pieno di risaie!) . Se fossi stato giovne oggi, invece, soprattutto sul tram 10 ne avrei incrociate parecchie, ma tutte incollate allo smartphone!

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