..che mi appresto a leggere l’intervento di Giorgia
Meloni al Meeting di Rimini.
Premesso che:
- Trovo il Meeting una cosa molto bella e
positiva. Un momento per incontrare anche persone con una visione totalmente
diversa dalla propria.
- Ritengo importante rispettare le istituzioni dello stato
in quanto tali, indipendentemente dalla persona che le rappresenta.
-
Lo scorso anno sono stato volontario e molte altre
volte sono stato visitatore
- Privilegio le mostre agli incontri, spesso reperibili via
internet: l'ho fatto soprattutto quest’anno che sono stato solo
alcuni giorni.
- Che comunque gli incontri con i politici sono
solitamente poco interessanti, perché spesso blaterazioni di testi prodotti da spin-doctor e poco
incisive.
- Che quando è arrivata la decuius io ero già a
Torino.
Dato il putiferio sui social e l’articolo di Rosy Bindi su
Avvenire, superando un certo ribrezzo per il personaggio (che non è il peggio
della politica italiana, alcuni ministri del suo governo sono peggiori!) leggo quanto mi sono perso.
Prima parte: una captatio benevolentiae assolutamente ammessa
ed analoga ad altre. Formalità certo, ma perché non illudersi che potrebbe
contenere anche della verità?
Non approvo il paragone con “Atreju”. Piuttosto che il nulla
che avanza, non potrebbe essere che avanza qualcosa che tu non sai identificare?
Quando parla di “individui in sostanza nella cui esistenza non c 'è più nulla
per cui valga la pena impegnarsi, costruire o combattere” Be’ non è che
combattere per conquistare Trento e Trieste o l’Etiopia e l’Albania fosse una
cosa bella o impegnarsi per una carriera individualistica o costruire a debito ed inquinando l’ambiente
sia bello. Non è vero che tutto fa brodo ed un po’ di sano decostruttivismo fa
bene ogni tanto.
Quando poi dice “il campo nel quale abbiamo dimostrato di
voler stare in questi ormai quasi tre anni alla guida della Nazione non è il
campo delle ideologie, non è il campo delle utopie, non è il campo di chi pensa
che sia possibile modellare la realtà sulla base delle proprie convinzioni” be’
mi sembra che dica totalmente il falso.
L’Italia va meglio? Il confronto con la
Francia è ridicolo. Se ho una caviglia slogata e mio cugino si rompe il femore,
non è che io sono guarito.
Politica internazionale. Ucraina: forse sono solo io che ho
vissuto nella Russia di Gorbacëv ed altri che hanno rapporti “basici”
in Russia (tra cui una persona incrociata al meeting) che vediamo l’invasione
russa non come una guerra tra stati, ma soprattutto come la guerra tra una “cupola”
al potere in Russia contro il suo stesso popolo. La sua posizione, sbagliata, è
comunque diffusa. Gaza: lasciamo perdere le esitazioni del governo italiano a
riconosce la Palestina come hanno fatto altre nazioni, la cosa grave è il fatto
che non ci sia stata nessuna tirata d’orecchi pubblica ad un membro del governo
complice del genocida. Avrebbe rischiato a una crisi ed in rimpasto di governo, ma
aumentava in credibilità; così è solo connivente. Unione Europa: non mi pare che questo governo abbia
fatto nulla di europeista. Difesa: già scritto qui e qui quello che penso.
“E la nostra casa, a cui aggiungere mattoni nuovi, è
l'Occidente” Qui condivido quanto dice Cardini: esiste un polo sud ed un polo
nord, ma non un polo est ed un polo ovest. Quando sento parlare di Occidente
rabbrividisco, perché si tende sempre a fare un letto di Procuste di
semplificazioni spesso violente. Battuta: non occidentale, ma occitano!
Ottimo l’apprezzamento per l’AVSI ed il suo impegno, ma poi
casca nel parlare dell’immigrazione. Qui ha solo da vergognarsi. Non sto qui a
dettagliare: Albania, come per Falqui, basta la parola.
Mi soffermo però sulla
citazione del cardinale Sarah:
“Se i giovani lasciano la loro terra e il loro popolo rincorrendo
la promessa di una vita migliore, che ne sarà della storia, della cultura,
dell'esistenza del Paese che hanno abbandonato?” Spero per lui e per la Chiesa
che questa sia una citazione ritagliata da un contesto più ampio e più
complesso. Non credo che un cardinale non abbia mai letto “The Rise of Christianity” di Rodney Stark. O forse nel suo inconscio il cardinale rimpiange
i riti politeisti della “storia e cultura che ha abbandonato”?
Sul tema dice anche “Non c'è giudice, politico o burocrate
che possa impedirci di far rispettare la legge dello Stato italiano, di
garantire la sicurezza dei nostri cittadini, di combattere gli schiavisti del
terzo millennio, di salvare vite umane.” Premesso che i giudici agiscono solo
in base alle leggi, di nuovo Falqui: Al-Masri, basta la parola!
Ok per la Meloni che veramente è andata a Caivano, ma tutto
il resto del degrado non mi pare che questo governo cerchi di porre grandi
rimedi. Non che i precedenti … però neppure questo.
Richiamare i santi fa sempre bene (Carlo Acutis e Frassati)
mettiamola nella captatio benevolentiae.
Sul tema del lavoro ci sarebbe molto da dire. Riassumendo:
si vede che lei non ha mai lavorato!
Sul rafforzamento del potere esecutivo rispetto agli altri poteri sono molto preoccupato. Io
voglio essere rappresentato, non mi interessa scegliere lo show-man o la show-woman
che governa. Il Berlusconismo è una piaga da cui bisogna tornare indietro.
Se ai tempi di Davigo e Di Pietro avevo qualche riserva sul protagonismo della magistratura, ora sono mai più che mai col “Forza giudici!!!”
Vengo alle due cose maggiormente mi hanno offeso:
- Il richiamo alla famiglia e scuola
paritaria due temi che fanno tanto “cattolico chiuso nel suo orticello”. Ambiente? Sanità? Lotta alle dipendenze (anche alcool e gioco)?
- L’elogio a CL fatto in modo alternativo ad altre
realtà del mondo cattolico. Da qui il comprensibile risentimento della Bindi.
Premesso che io sono cattolico anche grazie all’incontro con alcune persone di
CL, sta di fatto che negli ultimi anni da parte di molte realtà ecclesiali c’è
stato un avvicinamento non formale, ma nella comune sequela al magistero, in
opere di carità vissute a volte insieme e nell’apprezzare il cammino e la storia anche
di altre persone sulla stessa strada. Questa semina di zizzania proprio non ci
voleva.