Non sono riuscito a trovarlo su internet, ma ricordo benissimo un articolo tra l'ironico ed il tragico di Luciano De Cresenzo in seguito alla guerra delle Falkland/Malvinas. Paragonava quei luoghi dal clima inclemente alla sua temperata ed amata Capri. Calcolava i soldi spesi per contendersi quei luoghi poco attraenti e sosteneva che si sarebbe potuto comprare, non ricordo se tutti gli immobili o i terreni o che alte percentuale di essi nella migliore Capri.
Ricordo che Manzoni, non privo di conoscenze economiche di stampo liberale, nel descrivere la cattiva situazione del ducato nel 1628 cita di sfuggita “lo sciupinio” naturalmente collegato con le spese militari. Analizzo qui con qualche frase in più questa veloce asserzione che i prof di lettere solitamente non sottolineano.
Oggi sentiamo parlare di lancio di droni, di razzi ecc... cose che costano. Sappiamo che in certi stati le fabbriche di armamenti sono a pieno ritmo, e altri stati, tra cui la serva italia, progettano di aumentare le spese per la cosiddetta “difesa”.
Essendo che questi soldi li sborsa lo stato, da dove li prende, se non aumentando le tasse e/o riducendo le spese solitamente a carico dello stato: sanità, ordine pubblico, infrastrutture di base?
Prima ancora che l'arma colpisca l'avversario, ha già ucciso il compatriota, non dandole l'assistenza medica perché i soldi necessari sono andati per fabbricarla. Prima ancora che il razzo abbia abbattuto il ponte del nemico, ha già abbattuto il tuo perché il suo costo ha impedito la manutenzione del tuo e così via...
Nessun commento:
Posta un commento