Innanzitutto vorrei sfatare un luogo comune. Molte volte ho sentito dire, nel contesto di discorsi "religiosi-esistenziali"
".... ci sono delle verità che vanno oltre alle certezze come 2+2=4 ..."
A parte il fatto che l'affermazione non è corretta, cioè sarebbe stato opportuno specificare "nel campo dei numeri Reali" perchè nell'aritmetica modulare (per intenderci quella che usiamo con l'orologio e che usavamo con i conta-punti del calcio-balilla...) non è detto che sia così: dipende dal modulo... Ci sarebbe altro da aggiungere, ma parto dall'antefatto.
Ora che sono pensionato e posso finalmente fare cose che mi sembrano utili, vado una volta alla settimana in un doposcuola parrocchiale e gratis aiuto i ragazzini a fare i compiti insieme ad una serie di vecchie professoresse in pensione o altri pensionati "colti".
Una volta dovevo seguire un ragazzino italiano di nascita, ma per la stupidità di chi non ha ancora varato lo ius scholae, egiziano essendo i suoi genitori egiziani. Piccolo particolare: ho notato che molti egiziani ed altri nordafricani che parlano comunque bene l'italiano, tendono a cambiare le "e" in "i". Questo perchè in arabo è così. Le parole islamiche "Maometto" "moschea" che ci sono nella lingua italiana e hanno la "e", in realtà derivano dalla loro traduzione in turco, non dall'arabo. Ebbene, questo ragazzotto che la legge vuole egiziano, non ha neanche la trasformazione della "e" in "i" mentre parla.
Come ho notato anche in altri ragazzi, tende a "togliersi i compiti più in fretta possibile" e dà poca importanza allo studio orale. Toltosi rapidamente "antologia" gli rimaneva "niente da fare". A parte che non capisco la loro smania di finire, anche facendo le cose in modo sommario per poi aspettare come ebeti l'ora di uscita, gli chiesi se aveva da fare qualcosa di matematica. "Ripassare le potenze ma non ho il libro con me" . Qualcosa insieme su un foglio di carta. Poi mi venne in mente di fargli eseguire questo:
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