lunedì 9 dicembre 2024

Fede e Matematica

 Innanzitutto vorrei sfatare un luogo comune. Molte volte ho sentito dire, nel contesto di discorsi "religiosi-esistenziali"

 ".... ci sono delle verità che vanno oltre alle certezze come 2+2=4 ..." 

A parte il fatto che l'affermazione non è corretta, cioè sarebbe stato opportuno specificare "nel campo dei numeri Reali" perchè nell'aritmetica modulare (per intenderci quella che usiamo con l'orologio e che usavamo con i conta-punti del calcio-balilla...) non è detto che sia così: dipende dal modulo... Ci sarebbe altro da aggiungere, ma parto dall'antefatto.

Ora che sono pensionato e posso finalmente fare cose che mi sembrano utili, vado una volta alla settimana in un doposcuola parrocchiale e gratis aiuto i ragazzini a fare i compiti insieme ad una serie di vecchie professoresse in pensione o altri pensionati "colti".

Una volta dovevo seguire un ragazzino italiano di nascita, ma per la stupidità di chi non ha ancora varato lo ius scholae, egiziano essendo i suoi genitori egiziani. Piccolo particolare: ho notato che molti egiziani ed altri nordafricani che parlano comunque bene l'italiano, tendono a cambiare le "e" in "i". Questo perchè in arabo è così. Le parole islamiche "Maometto" "moschea" che ci sono nella lingua italiana e hanno la "e", in realtà derivano dalla loro traduzione in turco, non dall'arabo. Ebbene, questo ragazzotto che la legge vuole egiziano, non ha neanche la trasformazione della "e" in "i" mentre parla.

Come ho notato anche in altri ragazzi, tende a "togliersi i compiti più in fretta possibile" e dà poca importanza allo studio orale. Toltosi rapidamente "antologia" gli rimaneva "niente da fare". A parte che non capisco la loro smania di finire, anche facendo le cose in modo sommario per poi aspettare come ebeti l'ora di uscita, gli chiesi se aveva da fare qualcosa di matematica. "Ripassare le potenze ma non ho il libro con me" . Qualcosa insieme su  un foglio di carta. Poi mi venne in mente di fargli eseguire questo:

mi aspettavo che dicesse "divisione di potenze con la stessa base, quindi il risultato ha la stessa base e per esponente la differenza tra gli esponenti." No! Il volpacchiotto fece 5X5 = 25 poi 25x5 = 125 e 125:5= 25 che sarebbe 5 elevato alla seconda! Mi è scappato da ridere. Ammetto di essere stato poco furbo a dargli degli esponenti così bassi e allora dissi di eseguire questo
e così ripassammo il prodotto (e la divisione) delle potenze.
 
Poi mi non mi sono tenuto dal fare una morale che penso lui non abbia capito, ma dopo mi sono sbalordito io stesso per quello che ho detto. 
All'incirca dissi che quando vai a fare gli esami del sangue non c'è nessuno che conta il numero dei globuli rossi per millimetro cubo uno per uno... gli strumenti matematici servono per avere dei dati attendibili su delle cose che non puoi verificare fisicamente.
 
 Oh! Anche la "fede" è uno strumento per dare delle risposte ragionevoli, che non cozzano contro la ragione, ma su argomenti in cui non si possono avere le evidenze della immediatamente riscontrabili...

Ricordo in prima liceo scientifico il professore di religione, don Marco Bonardello - che era stato nelle scuole paritarie prof. di scienze, quindi zoologia, botanica, biologia, chimica, geologia e grografia astronomica  e da noi nella statale insegnava religione - iniziò sbalordendo la classe dicendo che lui non credeva nell'esistenza di Dio. Infatti anche come prof di scienze era "evidente" l'esistenza di entità trascendenti da cui avevano origine la materia l'energia e le leggi che regolavano... il "credere" era relativo al fatto che questo Dio volesse un "dialogo" con noi, che si fosse rivelato ... cioè qualcosa di cui non si avevano prove ovviamente inconfutabili, ma indizi ragionevoli. 
 
La seconda divisione fa 30167 elevato a  157 anche se non calcolo le due potenze e faccio la divisione 😊


 


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