sabato 7 dicembre 2024

Enciclica “Dilexit nos” - Mia ultima lettura

Nell'autunno del 2005 avevo fatto un viaggio a Roma e ricordo di essere stato nella chiesa di Santa Maria Maggiore dov'è sepolto Antonio Ghislieri, poi fra' Michele, poi Pio V, poi San Pio V, da Bosco Marengo (AL) a quel tempo l'unico papa piemontese.

Chiesi a questo conterraneo che dal Paradiso intercedesse per la nostra terra e che mi desse la soddisfazione, pur augurando lunga vita al Pontefice presente, di vedere un papa “delle nostre parti”.

Sono stato esaudito al di sopra delle mie aspettative. Il papa di allora è vissuto ancora molti anni, ma abbiamo avuto un papa piemontese, molto piemontese, forse perché i migranti tendono a mantenere certe caratteristiche tipiche dei luoghi di cui sono originari.


Se sono andato come si suol dire al settimo cielo quando ho sentito dire “che i peccatori si pentiscano” o condannando il “chiacchiericcio” dire che tutte le critiche sono ben accette se fatte in modo esplicito, ma non “tirare la pietra e nascondere la mano” ed altri piemontesismi, sono in grande sintonia con il suo modo di esprimersi, con i suoi insegnamenti, con la sua umanità. Non che gli altri papi che ci sono stati durante la mia vita fossero da meno, (tre sono santi!) ma con questo papa è come se ci fosse una sensibilità più assonante.

L'ultimo dono che ora mi ha fatto è l'enciclica Dilexit Nos.

Nelle varie fasi del mio rapporto con la fede, a volte spigolose, questa devozione mi era sembrata solo una cosa simpaticamente folkloristica. Mi ricordavo di mia nonna che aveva un'immagine del Sacro Cuore che teneva sempre vicino alla sveglia. Quando spostava la sveglia, per esempio quando andava a dormire la metteva vicino alla camera da letto per sentirla la mattina e poi l'avrebbe spostata in cucina, spostava anche l'immagine. [ora che ci penso ho anch'io un certo rapporto sveglia/fede, ma ci tornerò].

Comunque il tema del Sacro Cuore, l'avevo “lasciato perdere”. Invece qui Papa Francesco lo spiega bene. Alcuni capoversi li ho trovati molto difficili da seguire, quelli in cui parla dei mistici, ma altri mi hanno fatto capire come nell'esperienza cristiana non c'è da “buttar via niente”.

Grazie Papa Francesco!

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