Sui vari media si sente in questi giorni la notizia che molti italiani non possono permettersi di andare in vacanza.
Il dato non è assolutamente positivo da un punto di vista economico.
Detto questo, mi domando: ma è proprio
bello il tipo di vacanza iniziato negli anni '60? È bello fare code
sull'autostrada, e per chi può in aereoporto, assieparsi in riva al mare o comunque spendendo un sacco di
soldi in località “non-luoghi”? In qualche raro caso sì, per
esempio a me diverte il non-luogo città d'arte, anche se la
fruizione dell'arte non è sempre positiva. Mi hanno deluso molto
Louvre e Uffizi, ma non mi ha deluso gironzolare per Parigi e a Firenze ci
tornerei volentieri, però più per i dintorni.
Non sarebbe bello, fuori dai tempi del lavoro, vivere la propria città ed il suo cricondario con lo spirito da turista?
Io ho la fortuna di essere torinese. Non solo il centro e
tutta l'area lungo le due rive del Po sono mete interessanti, ma
anche la zona “San Donato – Cit Turin”offre la possibilità di vedere bellissimi palazzi liberty. Per non parlare delle mete a breve
distanza, a parte la nota Venaria Reale e la Sacra di San Michele, l'elenco va da Avigliana a Vezzolano, dal bosco del Vaj alla chiesa di
San Giovanni ai Campi di Piobesi se si riesce a farsela aprire....
Ma anche girare per le zone senza
particolare pregio (io vivo a Mirafiori Nord, che come dice una giuda
di Torino, l'unica caratteristica comune di quest'area è di essere a
Nord di Mirafiori) fa venire voglia “che siano più belle”!
(magari incavolandosi con gli enti preposti!)
Ricordo quand'ero piccolo quando
passava una 500 Abarth, quelle con il cofano del vano motore
semiaperto, rumorosissime, qualcuno commentava sarcastico “Eh,
Vorrei ma non posso!”
Invece l'ottimo sarebbe avere i soldi per le vacanze, ma rinunciare a spenderli in modo omologato: vivere con tempi che permettano di “guardare con occhi nuovi” per usare la frusta citazione di Proust.
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