mercoledì 16 ottobre 2024

La sindrome di "Gianni"

 

Ho già scritto di un ex-collega in questo intervento. Ovviamente non ho citato il nome e cognome, e non sono sceso in dettagli per descrivere tutte le sue malefatte che la sua ideologia descriveva come azioni utile e positive.

Ora parlo di un altro ex collega usando un nome molto comune per cui non dovrei avere problemi di privacy.

Era collega in quanto dipendente della stessa ditta, ma io, come la maggior parte del personale, ero dedicato allo sviluppo del software, lui si occupava di cablaggi. Un ragazzo che si impegnava molto, ma non sempre dava segni di acume mentale.

Una volta, nel 1988, dovemmo recarci, con altri colleghi, per un paio di settimane presso un cliente alla periferia di Udine.

Eravamo in trasferta a piè di lista con un massimale. Ognuno compilava la propria nota spese, ma alloggiavamo nello stesso albergo ed andavamo a mangiare insieme. 

I nostri pasti erano sempre al di sotto del massimale aziendale, ma mangiavamo bene. Obiettivamente nelle trattorie della zona il rapporto qualità prezzo era valido, forse perché prima della caduta del muro da quelle parti c'erano molte caserme e di conseguenza una gran concorrenza tra le trattorie.

Una sera però decidemmo di alzare il livello del cibo ed andammo fino a San Daniele a mangiare “Al Cantinon”. Un livello un po' superiore del solito. Totale diviso sei, poiché eravamo in sei. Sei ricevute uguali nelle singole voci e nel totale. Ogni conto superava di circa mille lire il massimale.

Se in ditta, vedendo che le altre volte eravamo stati sempre molto sotto avessero “chiuso un occhio” avrebbero fatto bella figura. Se avessero voluto che le quasi mille lire in più fossero state di tasca nostra, nel 1988 mille lire non erano già più un granché (un litro di benzina costa almeno 1300 lire!). Veramente non ricodo cosa sia poi successo.

Invece cosa fece Gianni? Dicendo “non voglio far la brutta figura di fare vedere che non sto nel massimale” Fece due assurdità:

  1. ha bianchettato e corretto il totale della nota spese per renderlo uguale al massimale (e si vedeva bene il bianchetto!)

  2. ha lasciato inalterate le singole voci per cui il conto era sbagliato.

Ora, sentendo certe "narrazioni" piene di autobiografismi, sia sui social, sia nei racconti personali, mi pare che la sindrome di Gianni sia abbastanza diffusa.

Invece di fare “quadrare i conti” in modo ridicolo non sarebbe meglio lasciare che la realtà emerga per quello che è stata?  

Poi se c'è da mettere mille lire, meno di un litro di benzina, metterle!  Oppure sperare che in ditta per una volta lascino correre!!

giovedì 10 ottobre 2024

Piemonteis = Badola ?

 Recentemente ho assistito ad un concerto / show dei gruppo Trelilu.

Inutile sottolineare a ingresso gratuito.

Inutile sottolineare che a parità di 3, ho gradito di più le varie esibizioni dei Tre martelli.

Con tutto ciò li ho trovati musicalmente molto validi.

Mi domandavo “perché usare una tale abilità musicale per delle canzoni sostanzialmente cretine?


Eppure il piemontese ha una ricca tradizione nel settore comico: nel settecento visse a Torino padre Ignazio Isler, che sicuramente fece prediche ed esortazioni morali, ma di lui si ricordano solo testi burleschi

Di recenti ricordiamo i comici Carlo Artuffo, Macario e Gipo Farassino veramente bravo quando riprendeva Artuffo o in monologhi quali quello dell'ubriaco, un po' meno quando voleva dire cose serie.

Ricordo meno piacevolmente tal Roberto Balocco, una comicità che non apprezzavo, ma altri piemontesi (adulti) apprezzavano.

Fori dal settore "comico",  di testi piemontesi con meno di 100 anni, a parte le poesie piagnisteo che rimpiangono il tempo perduto fatte da certi hobbisti, ricordo solo alcuni testi validi di NinoCosta.

Brofferio, le raccolte di Nigra e di altri cultori della tradizione - vedi i Tre Martelli - sono tutte cose che risalgono all'800 o ancor prima.

Possibile che di una parlata (non sto qui a discutere se lingua o dialetto) in cui è sorta la famiglia religiosa che in pochi anni è diventata una delle più grandi della Chiesa cattolica - Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice - in cui è stata fatta l'Unità d'Italia (lasciamo perdere se “nel migliore dei modi possibili...) ed è avvenuta una buona percentuale della rivolizione industriale, oggi serva solo per passare una serata di comicità?

venerdì 4 ottobre 2024

Gentrification democratica di Mirafiori Nord - 2 puntata

 Il lavoro degli studenti/docenti del Cottini è proseguito.


Sono state dipinte due facciate di quelle colonnette e camminando lungo la cancellata del liceo a passo sostenuto, guardando in quella direzione, si vede un bell'effetto di volti che si trasformano.

Tornando a quanto scrissi qui, se il Comune non ha le risorse per gestire il proprio patrimonio, quali sono le alternative? La più facile è “privatizzare” ma

  1. Un privato mette il denaro se ne vede un utile. Qui non è molto chiaro come vengano fuori gi utili

  2. Passare dal “comunale” al “privato” è un degrado; si perde la “pubblica utilità”: Tra il “comunale” (o statale o regionale o che dir si voglia) e il “privato” vedrei bene il “pubblico” cioè al servizio della comunità, indipendentemente dal possesso

Sul lato Est di corso Agnelli, il comune ha ceduto un terreno alla Reale Mutua Assicurazione per farci un dopolavoro e noi abitanti del luogo non solo non ne usufruiamo, ma siamo stati privati di aree di sosta per le auto, perché non sono stati costruiti parcheggi pertinenziali, e ci dobbiamo spesso ascoltare suoni indesiderati fino a tarda sera.

Ma per attivare il punto 2 occorre l'esistenza di soggetti locali in grado di gestire la cosa. Ok, qualcosa c'è:

Il Lieceo Cottini succursale, è un soggetto attivo sul territorio. La seconda domenica del mese al posto del mercato coperto (oggi spostato nelle vie laterali, per lavori ) si tiene un mercatino dell'usato. Uno spazio ATC di via De Canal ospita degli Scout (alternativi all'AGESCI della parrocchia)


I locali di un centro anziani di via De Bernardi sono affidati ad un centro “In famiglia”.... ma lo spazio inutilizzato è ancora molto e i giardini mal tenuti pure. Nella cosiddetta "società liquida" è difficile il formarsi di soggetti locali (ma questo discorso sarebbe troppo complesso)

Quello che mi colpisce di più è la sala Mario Operti sotto la chiesa del Redentore. Su una vecchia pagina del comune si trovava che veniva affittata a 23 euro l'ora. Se fosse stato vero l'avrei affittata per 2 ore per il mio compleanno e tenuto uno show di fisarmonica così chi voleva farmi un regalo mi ascoltava 😂. Ma era un dato vecchio.

Ora ho visto togliere la scritta Mario Operti ed iniziare dei lavori. Sarebbe interessante che fosse nuovamente utilizzabile!