Recentemente ho assistito ad un concerto / show dei gruppo Trelilu.
Inutile sottolineare a ingresso gratuito.
Inutile sottolineare che a parità di 3, ho gradito di più le varie esibizioni dei Tre martelli.
Con tutto ciò li ho trovati musicalmente molto validi.
Mi domandavo “perché usare una tale abilità musicale per delle canzoni sostanzialmente cretine?”
Eppure il piemontese ha una ricca tradizione nel settore comico: nel settecento visse a Torino padre Ignazio Isler, che sicuramente fece prediche ed esortazioni morali, ma di lui si ricordano solo testi burleschi
Di recenti ricordiamo i comici Carlo Artuffo, Macario e Gipo Farassino veramente bravo quando riprendeva Artuffo o in monologhi quali quello dell'ubriaco, un po' meno quando voleva dire cose serie.
Ricordo meno piacevolmente tal Roberto Balocco, una comicità che non apprezzavo, ma altri piemontesi (adulti) apprezzavano.
Fori dal settore "comico", di testi piemontesi con meno di 100 anni, a parte le poesie piagnisteo che rimpiangono il tempo perduto fatte da certi hobbisti, ricordo solo alcuni testi validi di NinoCosta.
Brofferio, le raccolte di Nigra e di
altri cultori della tradizione - vedi i Tre Martelli - sono tutte
cose che risalgono all'800 o ancor prima.
Possibile che di una parlata (non sto qui a discutere se lingua o dialetto) in cui è sorta la famiglia religiosa che in pochi anni è diventata una delle più grandi della Chiesa cattolica - Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice - in cui è stata fatta l'Unità d'Italia (lasciamo perdere se “nel migliore dei modi possibili...) ed è avvenuta una buona percentuale della rivolizione industriale, oggi serva solo per passare una serata di comicità?
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