Un argomento a favore del SI è quello che così ci sarebbero meno deputati, quindi un risparmio. Vi sono alcuni argomenti a sfavore di questa posizione.
Elenchiamone alcuni.
1) Che il risparmio sullo stipendio di 315 senatori e 160 deputati (in meno) è comunque poca cosa rispetto ad altri sprechi della burocrazia statale.
2) Che mi sembra poco furbo inseguire, per usare un'immagine di Paolo Cevoli, "il patacca che sfoglia il giornale appoggiato sul coperchio del frigo dell'Algida ed ogni tanto dice -Ammazzarli tutti -" quello lasciamolo ai salvini e grilloidi....
3) Che se veramente il parlamento così com'è fosse utile per la democrazia, varrebbe la pena anche fare qualche sacrificio. I partigiani hanno dato la vita, noi potremmo pagare la benzina un centisimo in più al litro....
Ma l'argomento che mi sconvolge maggiormente è un'articolo che lessi su una rivista economica qualche anno fa, mentre aspettavo di parlare con un tale che era in riunione. Non ricordo la rivista, peccato, altrimenti la citeri.
Il succo dell'articolo, anzi dell'inserto è questo. E' stata fatta un'indagine campionanto un bel numero di azienda per mi pare 30 anni (forse 40, ma esageruma nen) e si è visto che
Le aziende che pensano a tagliare i costi perdono quote di mercato e falliscono, quelle che tendono a migliorare la qualità dei prodotti e dei processi, in seconda battuta tagliano anche i costi senza perdere le quote di mercato, anzi...
Quindi se estrapoliamo, pensare prima ad un processo istituzionale funzionate, poi...
Leggete anche:
https://stores.streetlib.com/it/roberto-bera/kamasutra-per-la-terza-eta
Nessun commento:
Posta un commento