sabato 20 dicembre 2025

Il Monello

 

Tra poco è Natale e "bisogna essere più buoni". Quindi mi affretto a scrivere questo post che contiene una cattiveria. Tra l'altro avrei già potuto scriverlo molto tempo fa, ma oggi non pare la situazione sia cambiata. 

Passeggiando per le vie del mio quartiere, in particolare Corso Tazzoli, si vedono spesso gruppi di camper, auto ecc. di "nomadi", che si accampano, usando un eufemismo, senza rispetto per le abitazioni vicine. 

A parte la domanda già un po cattivella. "Chissà perché si piazzano sempre vicino a case popolari? Non sarebbe meglio andassero in quelle vie nel quadrilatero tra Corso Einaudi, corso Galileo Ferraris, Corso Stati Uniti e corso Duca degli Abruzzi ? Oppure in Piazza Crimea e dintorni? "

Quello che succede è che ogni tanto un noto politico, oggi assessore regionale, e gli appartenenti alla sua area di fatto fingono di far cacciare costoro. Questi si spostano e vengono nuovamente cacciati - li abbiamo visti in via Pernati di Momo, oppure presso il parco Di Vittorio - e poi ritornano magari dopo un po'. Ho quasi il sospetto che questo signore e "nomadi" siano come Chaplin e il ragazzino nel film "il monello". Lui rompe il vetro e casualmente passa Chaplin, vetraio ambulante, a riparalo!

A parte il cattivo pensiero, che sarà solo un cattivo pensiero, ma viene spontaneo, la presenza dei "nomadi" è problematica. A differenza di tanti "immigrati" che tanto spaventano gli elettori di destra, e che comunque non sono tutti uguali come problemi e difficoltà., questi sono ancora più difficili da trattare. Occorrerebbe "investire" coinvolgendo chi ha storie di successo nel rapporto con loro, e ovviamente "pagando" spazi fisici - che non mancano - e personale perchè non si può delegare tematiche critiche al volontariato . 

Quello che mi sconvolge è lo scenario politico. Da un lato una "sinistra" che "pensa in grande". Certo servono anche i grandi progetti, la metropolitana 2, l'aereospace ecc... ma non si possono ignorare le problematiche spicciole del territorio. Dall'altro canto una "destra" che coglie le difficoltà, le strumentalizza per avere consenso finchè è all'opposizione, ma una volta ottenuto questo consenso ... stiamo già dando... Basta così


lunedì 15 dicembre 2025

Altro tool, stesse domande, altre risposte.

 


Come ho già accennato in questo post, una volta alla settimana vado "gratuitamente" in un doposcuola parrocchiale per aiutare i ragazzini a fare i compiti, prevalentemente di matematica. Gratuitamente, ma con molti lati positivi per me, tra cui, anche se non è il motivo principale, capire come evolve il mondo e come ragionano i ragazzi oggi. Ho ascoltato un dibattito tra due ragazzi sui 15 anni su quale fosse il tool migliore per fare i compiti. Vinceva Copilot. Allora proviamolo.

Inutile dire che i miei tutti i test, anche se non lo ripeto più, iniziano sempre chiedendo la dimostrazione che un numero pari maggiore di due è sempre dato dalla somma di almeno una coppia di due numeri primi. Sarebbe stato bello che l'intelligenza artificiale generativa avesse dato una dimostrazione a cui l'umanità non è arrivata! Invece tutti i tool capiscono che chiedo la congettura di Goldbach e mi fanno ricerche enciclopediche su questo. Non c'era cascata neanche la prima chatGPT! Evidentemente sono addestrati subito su questo tipo di domande. In Copilot ho apprezzato la citazione delle fonti. 

Ho proceduto con le solite quattro domande di cui parlo qui e qui  ed in parte qui

Domanda su quante sono le ragazze che vengono da Lyon attraverso la frontiera e van cogliendo i fiori della primavera. Capisce che è un testo poetico, ma si fa grandi discorsi sul fatto che ragazze, frontiera e primavera sono un "simboli" e quindi non può esserci un numero concreto! 

Su analogia Trump e Mike Bongiorno risposta esatta: conduttori giochi televisivi, linguaggio immediato, ma aggiunge che sono quasi emblemi nazionali.

Su analogia tra JD Vance e Cagliuso a differenza di altre è più benevola nei confronti di JD Vance. Dice infatti Cagliuso mostra ingratitudine verso chi lo ha aiutato; Vance, invece, riflette criticamente sulle sue radici e sul peso culturale della povertà. Altri tool invece affermano che sono in molti a criticare JD Vance per essersi scordato delle sue condizioni d'origine e di chi vive ancora in quelle condizioni, analogamente al gatto verso Cagliuso.

Su chi fosse il Barone tedesco al servizio dei Savoia a cui è dedicata una canzone popolare sbaglia in modo eclatante: dice Eugenio di Savoia, che

  1. non era Barone, ma Principe,
  2. non era tedesco ma francese di nascita
  3. era al servizio dell'Austria sebbene alleata dei Savoia contro la Francia ai tempi dell'assedio di Torino.

Quello che mi ha colpito è che alla fine chiede sempre se voglio approfondire ancora qualcosa. Molto "precettore"

Alla fine (e qui fa bella figura!) le ho fatto fare il dipinto anglo-piemontese Mon-lait o Moonlight che allego in testa al post.

sabato 13 dicembre 2025

Altro tool, stesse prove e la barba di Cesare Pavese

 Dopo aver giochicchiato con chatGPT Gemini Deepseek e Claude oggi ho provato a fare le solite domande a Qwen

Premessa: immagino che se avessi fatto oggi le stesse domande ai tool precedentemente elencati, mi avrebbero dato risposte diverse da quelle che mi avevano dato quando le avevo fatte, probabilmente migliori. Ho ripetuto quattro domande un po' strane che mi piace fare.

Ho chiesto "Quante erano le ragazze che venivano da Lyon attraverso la frontiera e van cogliendo i fiori della primavera? " Dopo uno spiegone sulla città di Lyon che è in Francia ecc... Ha intuito dalla rima che poteva essere il verso di una poesia o una canzone di De Andrè (non è vero, ma verosimile) o Guccini (un po' meno) o Pavese (non mi pare abbia fatto canzoni o testi per canzoni!). Ha avuto il buon gusto di non sparare un numero, ma di chiedere ulteriori informazioni.

Ho chiesto che cosa avevano in comune Trump e Mike Bongiorno. Con un prolissa spiegazione sui personaggi ha evidenziato che entrambi hanno presentato programmi di giochi televisivi ed entrambi hanno un registro comunicativo "basso". Peccato che nell'elencare i programmi televisivi di Mike - e chi glie lo ha chiesto? - ne abbia citato anche uno di Gerry Scotti! 

Ho chiesto che cosa avevano in comune JD Vance e Cagliuso. Anche qui ha indovinato e sebbene con molti giri di parole, facendo notare che uno è un personaggio vero, l'altro immaginario, la sua risposta era analoga a quella di Deepseek

Alla domanda chi fosse "il barone, militare al servizio dei Savoia, a cui è dedicata una famosa canzone popolare" non ha risposto come avevo in mente io (io non ho citato ovviamente i testi raccoti da Costantino Nigra, altrimenti sarebbe stato troppo facile!), ma nemmeno idiozie come i "colleghi" tool. Mi ha dato delle informazioni incoerenti e strane che vorrei approfondire. 

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Per abbellire il post, siccome aveva ipotizzato una canzone di Pavese, ho chiesto un'immagine di Cesare Pavese che suona la chitarra. Questa è la foto. Alla mia nota che Cesare Pavese non aveva la barba mi ha dato ragione, dicendo che le foto lo rappresentano senza. Dopo avermi ricodato i dati biografici di Pavese ( echi glie li ha chiesti ?) ... riporto testualmente :

Perché l’AI lo ha raffigurato con la barba?  Perché spesso gli algoritmi di generazione immagini associano figure “poetiche”, “contadine”, “melanconiche” o “artistiche” a tratti visivi come la barba, i capelli lunghi, abiti semplici e ambienti rurali — anche se non corrispondono alla realtà storica. È un cliché estetico, non un dato biografico.

Quindi, sì: Cesare Pavese non aveva la barba.
Ma questa immagine, pur non essendo vera, cattura benissimo l’anima della sua opera — la solitudine, la terra, la musica, il silenzio... proprio come suggerisce il titolo: “Musica e Silenzio”.

Un bellissimo omaggio artistico, anche se non storico.

P.S. Se ti piace Pavese, prova a leggere “La luna e i falò” o i suoi diari: “Il mestiere di vivere”. Ti porteranno nel cuore della sua malinconia e bellezza.

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mercoledì 3 dicembre 2025

4 dicembre Santa Barbara

 


Probabilmente la vicenda di Santa Barbara ha del leggendario, poiché i testi che parlano di lei sono abbastanza tardivi e non congruenti.

Comunque i racconti hanno una base di verità perché trattano di situazioni abbastanza simili per le prime martiri cristiane, vedasi Rodney Stark “The rise of Christianity”.

Se ricordo bene l'autore ricorda che le persecuzioni contro il cristianesimo dei primi secoli avevano come vittime soprattutto: i vescovi (se eliminiamo i detentori della dottrina eliminiamo la dottrina) i diaconi ( se eliminiamo gli organizzatori eliminiamo l'organizzazione) e le fanciulle di buona famiglia. Queste ultime perché il cristianesimo era molto più diffuso tra le donne che tra i maschi e alle donne cristiane, soprattutto alle “ragazze in età da marito”, stava molto stretta la sudditanza della donna nella società ellenistica e romana. In particolare, ma non solo, non accettavano l'autorità del “pater familias” - e i racconti su Santa Barbara sono una testimonianza – ed i matrimoni combinati.

Ora polemizzo con un certo luogo comune “progressista” che vede nel patriarcato un retaggio del cristianesimo. Esattamente il contrario! Fu il cristianesimo delle origini a metterlo in discussione.

E polemizzo con certi cattolici, tipo quelli che attaccano “i giudici che strappano i figli alla famiglia che vive nel bosco”, proprio perché è con il cristianesimo che sono stati messi dei limiti al potere del “pater familias” nei confronti della prole.