Ho letto questo libro anche perché alla sua presentazione ai lettori torinesi c'era l'intervento di un amico che viene citato tra i personaggi nel libro stesso. Proprio attraverso questo amico - il padrino di uno dei figli di una mia sorella, il padrino dell'altro figlio sono io – avevo conosciuto l'opera di Suor Laura Girotto. Una missione/ospedale/scuola pressoAdua.
Il libro, se da un lato apre il nostro
orizzonte verso guerre terribili che i media ignorano (ma non i
fornitori di armi, perché è incredibile che paesi con scarsità di
acqua potabile abbiano le risorse per gli armamenti!) non è
un'analisi geopolitica a “volo d'uccello” ma storie di persone
con la loro drammaticità. L'impegno di Suor Laura e della rete di
volontari e amici che è nata intorno a lei e alla sua opera, se da
un lato può sembrare poca cosa davanti a certe situazioni, è la testimonianza di una vicinanza. La testimionianza di chi non abbandona quelli che sono nel dolore.
Faccio prima a consigliare l'agevole lettura, che recensirlo!
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