Trovo molto interessanti e pondarati i
Camei di Riccardo Ruggeri, così come trovo interessante il suo
giornale on-line Zafferano
All'origine del nio gradimento per suoi
interventi ci sono due elementi.
Il fatto di essere “apota”, come
si definisce lui stesso, cioè non ha una visione da “tifoso”
come spesso si incontra negli opinionisti
L'altro elemento è che Ruggeri parte
da un'esperienza personale. Emerge chiaramente che non è uno
storyteller di professione, ma uno che in vita sua ha messo “The
skin in the game” come dice il titolo di un libro di Nassim Taleb.
Ma,nessuno è perfetto.
In un Cameo in cui invita Salvini a
dimettersi dal governo, dice una parola errata.
Che Salvini (ma penso chiunque) non
possa fare il ministro degli interni ed insieme il leader di un
partito movimentista lo sostengo dalla nascita dell'attuale governo.
Condividio il giudizio negativo sulla riforma costituzionale
Renzi-Boschi correttamente bocciata al referendum, ma trovo sgradevolmente ambiguo il
fatto che parli di “staff vaticane” favorevoli all'immigrazione come le ZTL.
Su questo tema penso di essere più
“Skin the game” di lui, non tanto per quello che faccio io, poca
roba, ma perchè conosco molte persone di area cattolica che li
aiutano, sia qui e sia “a casa loro”. Inoltre molti vescovi, soprattuto
africani, sono preoccupati per il drenaggio di risorse nelle loro
terre d'origine, proprio perchè “sono i migliori quelli che se ne
vanno” e le rimesse non equibrano la perdita di intere coorti di
età in certe zone. Gli stessi vescovi africani poi mettono in
guardia sui rischi del viaggio.
Escursus: il sommo filosofo Marcello
Marchesi diceva “Come vorrei che tutti fossero felici così nessuno
verrebbe a rompermi le scatole”
Ritorno: i migranti sono spesso in
difficoltà oggettiva, vuoi perchè il loro progetto migratorio si
dimostra più difficile di quanto avevano previsto, ne conosco
personalmente, vuoi per altri motivi a volte peggiori. Il Buon
Samaritano, a cui ogni cattolico guarda come esempio, si ferma anche
per loro, da cui ne consegue una benevolenza che cozza contro
richiami xenofobi. Ma non è che i cattolici desiderano il
verificarsi di questa situazione. Non siamo come i “forestali”
accusati di procurare gli incendi per avere ancora lavoro: avremmo
tutti altre idee per il nostro tempo libero e per i soldi che
eccedono le nostre neccessità... ma tant'è. Poi magari tra i
migranti ci sono anche persone simpatiche, stare con loro ti aiuta ad
aprire la mente, insomma un po' di centulpo che Gesù promette c'è,
ma nessuno ama la causa del loro disagio.
Non so cosa intendeva Ruggeri con
“staff Vaticane” ma ci tenevo a fare questa precisazione.