Leggo da H. Klein, Il commercio atlantico degli schiavi parlando, nella prima parte di impostazione generale, della schiavitù nel mondo antico dice
"La differenza fra gli schiavi e gli altri lavoratori in termini di mansioni svolte o di diritti immediatamente fruibili era dunque minima. Ma ciò che distingueva gli schiavi da tutti gli altri lavoratori, rendendo la schiavitù un'istituzione riconosciuta e importante,era l'assenza di lagami familiari, consanguinei e comunitari. E in effetti era proprio questa mancanza di vincoli con la stirpe,con la comunità e con la terra a rendere gli schiavi così appetibili nel contesto di un mondo preindustriale...."
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Mi ricordo alla fine degli anni '80, quando, dopo aver girato il mondo, davanti ad un progetto che prevedeva trasferte anche lunghe (non i classici uno/ tre giorni per un convegno, corso, meeting che fanno anche piacere) ma sviluppi presso il cliente etc.. notare alcune difficoltà oggettivi, il rampante anni 80 escalmare con disprezzo "quello è ancorato al territorio".
Mi accogo che oggi da un lato si tende a ridurre i legami personali (divorzio breve, convivenze, single-è-bello) e "tribali" (amicizie sempre più virtuali, globalizzazione degli stili di vita etc..) e da un altro lato si parla sempre più di flessibilità del lavoro----
Non è che le cose sono correlate?
E, secondo il libro di Klain di che cosa sono sintomo?
Sorge qualche sospetto!!