Ideolgicamente mi trovo lontanissimo
dal movimento 5 stelle, ma ogni mattina io mi sveglio, apro la
finestra e vedo un manifesto alto 209 metri che forse mi convincerà
di votare per quel partito alle regionali. L'alternativa è
disperdere il voto votando un partitello, comunque il manifesto
elettorale di 209 metri mi convince sempre di più a non fidarmi dei
competenti.
Dopo questo incipit vengo al tema di
questo post: analisi costi e benefici della TAV. Lavoro del tutto
insulso, come aveva già affermato molti anni fa il pittore fiammingo
Pieter Bruegel il vecchio nel quadro “proverbi” “con il cuoio
altrui si fanno cinture larghe” e come Nassim Taleb nel suo “Rischiare
grosso” spiega benissimo. Che senso ha far fare un'analisi
costi/benefici da un soggetto che non sarà poi colui che deve in
prima persona spendere/ricavare?
La storia dei due grattacieli di Torino
insegna. Sebbene siano iniziati a circa un anno di distanza uno
dall'altro, quello iniziato prima è finito da quattro anni, mentre
l'altro deve ancora essere completato e nel frattempo ha avuto vicende
molto gravi che hanno fatto perdere un sacco di tempo e di denaro.
Eppure gli stakeholder delle due opere erano
più o meno gli stessi, “l'ambientin” o comunque l'intersezione
dei due insiemi di stakeholder era abbastanza prossima alla
dimensione di ciascun insieme. (D'altra parte Torino è una città
abbastanza chiusa, non esiste una grande borghesia varia ed eventuale
come a Milano) Qual era la differenza? Che quello finito in tempi ragionevoli era
fatto con denaro di privati, quello ancora in costruzione con denaro
pubblico, cioè soldi di nessuno: se non ci sono più soldi si taglia
di qua si aumentano tasse di la...
Per questo la TAV va fatta, sì ma con
i soldi dei privati, che la tengano in gestione per 99 anni, come si
suol dire, mantenedo la linea in regola e facendo pagare un tanto ad
ogni treno (Trenitalia, Italo, SNFC o che dir si voglia) in modo da
realizzare utili. Solo questo soggetto può fare un'analis costi
benefici credibile. Altrimenti vale la regola che i numeri, se
torturati, confessano qualsia cosa si voglia far loro dire.
Chi può essere tale soggetto? Propongo
Elon Musk, ma anche Richard Branson starebbe bene, a meno che le
madamine non vogliano fare un crowdfunding