E' sempre più difficile decidere cosa votare, facendo ragionamenti a partire dal contenuto concreto delle modifiche proposte alla Costituzione.
Sempre più emergono "corollari" del tipo "se vince il No riesumano la salma di D'Alema" o se vince il SI il tutti i centristi staranno con Renzi ed del centro destra rimarrano solo piccole ali estreme di Salvini-Meloni etc.
Assistiamo al dibattito tra Benigni e Crozza (oh! umorismo involontario!) ed altre amenità.
Se sento le ragioni del SI voterei NO, se sento quelli del NO voterei SI. Anche perchè i più schierati sono anche molto "ANTIPATICI".
Allora, seguendo l'esempio di Macchiavelli nella lettera a Francesco Vettori, interrogo i classici, i grandi del passato e domando a loro per chi votare.
Loro rispondono. Alessandro Manzoni per esempio nel Capitolo 28 (oltre che in altri punti de "I Promessi Sposi" ) suggerisce di votare NO. Mette in guardia dalle decisioni prese centralmente da esperti, dalla facilità di fare leggi. A volte queste restano inutilizzate, altre causano più problemi di quanti ne risolvano. E' un inno, per contrasto al federalismo, alla sussidiarietà ed al lean management.
E gli altri grandi del passato cosa avrebbero votato?
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