domenica 16 dicembre 2012

Babbo Natale è il colpevole del declino. Bruciamolo!

Alcuni anni fa, l'allora vescovo di Torino, Mons. Poletto, scriveva in una sua lettera omelia, Nessuno ci rubi il Natale cristiano! - volendo appunto sottolinare che la festa di Natale o era una festa cristiana o non aveva senso. 
Per un cristiano il ragionamento non fa una grinza. 
Ma sta di fatto che questo è un perido di festeggiamenti a cui partecipa tutta la società cosiddetta occidentale, anche chi non ritiene possibile che la "Causa Prima", il "Motore Immobile", la Verità, l"Eterno Senza Tempo"... etc abbia voluto condividere la condizione delle sue creature e fare loro compagnia fino a quel modo.
Ma per costoro ritengo che sarebbe comunque un atto di igene mentale cacciare l'idea "laica" di Babbo Natale e accogliere quella del "Bambino Divino".
Tutte le immagini sono polisemiche, ma vediamo il significato che il contesto suggerisce. Come si legge spesso nel sito di Claudio Risè ed anche in altri testi (divulgativi, purtroppo non posso permettermi di più)  di autori di scuola junghiana, il bambino significa "rinnovamento", "nuova energia", "cambiamento in positivo" etc. Essendo poi il bambino "uno" e al centro del presepe non c'è il rischio che possa significare "dispersione di energia" o "pensiero confuso" come se ci fosse una frotta di bambini. 
Inoltre è da cancellarsi l'interpretazione di una regresione all'infanzia: tutto ciò che circonda il Bambino Gesù ricorda la sua missione adulta. Un esempio per tutti, i Magi regalano "Oro, Incenso e Mirra", regali da adulti, mica orsacchiotti! 
Che cosa simboleggia invece Babbo Natale? L'immagne del vecchio può anche avere una valenza positiva, quella del vecchio saggio. Ma il vecchio dovrebbe essere appunto saggio: dare consigli di non immediata compresione, fare dei doni sì, ma sufficientemente strani, che il ricevente capirà poco a poco e troverà utilissimi: questo perchè il vecchio non deve "tarpare le ali" al ricevente, ma offrire la sua esperienza: il riecevente deve fare lo sforzo di comprendere il dono e farlo suo, solo così diventerà utile. Ma Babbo Natale non è Gandalf (che tra l'altro lui stesso si trasforma). Babbo Natale è un conservatore del peggior tipo, quello apparentemente buono, che da il "contentino", che vuole tutto in quiete.
Inoltre Babbo Natale rappresenta anche l'immagine del gelo, della natura che dorme...
Quindi cosa c'è di più recessivo che allontanarsi dalla figura del Bambino (con la potenza di un adulto) e connettersi con l'immagine del vecchio conservatore-gelo?

Nelle culture contadine, verso la fine dell'inverno di questo personaggio "vecchio-gelo" veniva fatto un fantoccio e bruciato come rito apotropaico. Questo può essere un buon uso di Babbo Natale.

Auguro Buon Natale a tutti i miei eventuali lettori che per sbaglio finiscono su questo blog. Auguro che possano bruciare Babbo Natale e che si lascino coinvolgere dal bambino. 
Se poi per loro il Bambino significa anche che l'"Alfa e Omega", la"Sorgente della Vita che non muore" ... si è mescolato alla umanità, l'augurio è che l'eccezionalità di questo fatto possa essere spesso presente nei pensieri quotidiani (augurio che faccio innanzitutto a me stesso).

PS: fin da piccolo ho sempre avuto istinti tra il politically scorrect ed il blasfemo: ricordo queste rime:
Babbo Natal
Vecchio Maial
Pesi un quintal
Finirai dentro a un fossal 
(fossal è la storpiatura piemontese di "fossato") 

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