domenica 22 dicembre 2024

Hit parade – Le canzoni che mi evocano mia moglie

 Noi ci siamo sposati circa cinque anni “in ritardo” rispetto alla media dei matrimoni di quelli della nostra generazione che era sotto 30 anni, per cui gli invitati da parte nostra avevano tutti pargoletti in età da scuola materna, qualcuno anche da elementare, più due Andrea in arrivo. I festeggiamenti hanno dovuto tenere conto di questa situazione positiva. Ma anche i festeggiamenti dei matrimoni dei coetanei a cui avevo partecipato negli anni precedenti, erano abbastanza sobri, seppur piacevoli. Brindisi, qualcosa da mangiarci insieme perché l'alcool non desse alla testa, saluti agli amici e parenti, salamelecchi agli invitati dei genitori e soprattutto occhio se tra le invitate, che solitamente per i matrimoni si conciano al meglio, ci fosse qualcuna particolarmente carina. Al matrimonio di Maria Rosa e Giovanni, infatti...

Se capitava qualche matrimonio con invitati particolarmente amanti del canto, qualche canzone insieme, se amanti del ballo qualche giro di danza (capitato raramente) o a volte qualche mini show preparato da amici degli sposi che ne fossero capaci. Tutto con una certa leggerezza, sobrietà e con l'impressione di non seguire nessuno schema rituale predefinito. Invece notato che i matrimoni attuali sono molto più “ritualizzati” e appesantiti nella parte “laica” s'intende.

 In uno di questi matrimoni con riti più “strong” ho sentito nel “gioco del quiz” fare allo sposo la domanda:

Di' un brano musicale che ti fa venire in mente “lei” e cantalo 

1) Io avrei risposto con Cantus firmus to Counterpoint perché avrei saputo intonarlo, mentre altri che seguono nell'elenco, sono un po' più difficilini.

Nel lontano - penso - 1974 mi coinvolsi in una recita di cui il vulcanico e geniale donBerna era regista e anima, tratta da “Assassinio nella cattedrale” di T. S. Eliot. Io ero uno dei diaconi al seguito di Thomas Becket e mai avrei immaginato che tra le donne del popolo c'era quella che sarebbe stata dopo sedici anni mia moglie. Quello fu il nostro primo incontro anche se sostanzialmente ci ignorammo. Come musiche di sottofondo per staccare tra un quadro e l'altro, furono scelti dei momenti solo musicali dai dischi “England” e “Fantasia Lindum” degli Amazing blondel e la caduta del sipario era accompagnata appunto da Cantus firmus to Counterpoint.

 2) Nel 1984 rimasi in America per lavoro quasi tutto il mese di agosto e poi da fine ottobre ai primi dicembre. I momenti di tempo libero dal lavoro non erano sempre piacevoli. Al mio solito disagio esistenziale, si aggiungevano crisi di solitudine che non mi rendevano neanche piacevole “andare in giro” Una sera in cui ero particolarmente giù, accesi la radio e sentii “Nobody loves me like you do” e la mia tristezza aumentò. Eppure … prima di partire una mia amica (la gia citata Maria Rosa) mi aveva detto se in America fossi riuscito a trovare una copia dell'antologia di Spoon River ovviamente in inglese, per una sua amica... e mentre ascoltavo depresso e solo quella canzone impacchettavo il libro comprato poco prima per l'amica dell'amica, cioè la mia futura moglie!

3) Nel 1989 prima gita insieme alla fidanzata che sarebbe diventata mia moglie. Meta “Cinque Terre” che allora non erano ancora colpite dall'overtourism. Tramonto sulla piazzetta in riva al mare di Vernazza. Momento bellissimo. Sulla piazzetta c'erano dei ragazzi un un piano elettrico, flauto ed altri strumenti. Ricordo che hanno eseguito anche brani per flauto e clavicembalo di Bach. Un insieme di cose stupende: “lei”, Vernazza, tramonto e sottofondo musicale stupendo!

4) Intorno ai primi anni duemila, quell'anfiteatro difronte al Liceo Cottini succursale era utilizzato parecchio per esibizioni pubbliche. Ora non più. L'ultima volta che ho sentito qualcosa, putroppo lei non si sentiva in forma ed è stata a casa. Suonava un gruppo che invitata al balfolk. Noi non conoscevamo ancora questo genere, ma ero sentito triste per la sua assenza. Tra le varie cose il gruppo ha suonato una musica tipo questa


(non so assolutamente né il titolo né l'autore ma è rimasta come la musica che mi ricorda la sua assenza

5) Ci siamo iscritti ad un corso di balfolk. Tra tutti i balli, alcuni per me difficili, altri meno, il più divertente e facile è la “pieternelle” che mi sembra proprio indicato per una coppia di vecchi sul punto di essere rimbambiti! Molto divertente e piacevole pensare di potersi accompaganre nell'ultimo tratto del cammin di nostra vita!

 

 

 

martedì 17 dicembre 2024

Lapsus

 

Purtroppo non ho potuto studiare materie legate alla psicologia, ma in certi momenti liberi che capitano di sera, troppo tardi per suonare, ascolto conferenze su Youtube di Recalcati e colleghi. Per questo e anche per i testi letti in gioventù quando ancora mi illudevo di poter dedicare la mia vita a cose che mi interessavano, so benissimo quanta “letteratura” ci sia dietro al “lapsus” foriero di verità inespresse che emergono oltre la volontà esplicita di chi lo nomina. Simile al lapsus ci sono certe battute (Giocomo Contri era un sostenitore di questo!) di cui questo è un esempio.


A prima vista si potrebbe pensare ad un'equivalenza tra matrimonio e morte, ma quello che per me è più interessante è la questione legata al “rito di passaggio.

Come ho già scritto qui, nel libro che mi ha fatto superare le obiezionidel background marxista respirato negli anni di liceo sulla religione, il rito di passaggio era in qualche modo valorizzato, come un qualcosa che faceva capire al soggetto “chi era” nel senso di quale era il suo ruolo con annessi diritti e doveri e che “indietro non si torna”. Il bambino iniziato diventava uomo, con le sue opportunità ed i suoi compiti. Idem per il matrimonio ed anche il trapasso può in qualche modo essere ritualizzato.

Nelle aziende il cui management negli anni 2000 è stato particolarmente influenzato della moda della NLP (programmazione neuro linguistica) tutta una serie di attività si chiamano cerimonie, proprio per sancire l'accadere di certe situazioni (promozioni, inizio/fine di progetti, riorganizzazioni interne, acquisizioni di ordini importanti ecc...) 

"Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21,5).

Non è male che il Cristianesimo abbia preso anche gli elementi della religione ed usati secondo il nuovo significato, per cui il matrimonio da “cerimonia” diventa sacramento.

Quello che mi sta a cuore - e sui cui si basano i miei “dubbi di fede” quando ciò non è evidente - è dare un significato nuovo al glossario antico. Purtroppo da ragazzo percepivo e ancora oggi talvolta mi è capitato di percepire, solo una rilessificazione del linguaggio della religione intesa come “fatto sociale”, usando terminologie tratte dal cristianesimo.

lunedì 9 dicembre 2024

Fede e Matematica

 Innanzitutto vorrei sfatare un luogo comune. Molte volte ho sentito dire, nel contesto di discorsi "religiosi-esistenziali"

 ".... ci sono delle verità che vanno oltre alle certezze come 2+2=4 ..." 

A parte il fatto che l'affermazione non è corretta, cioè sarebbe stato opportuno specificare "nel campo dei numeri Reali" perchè nell'aritmetica modulare (per intenderci quella che usiamo con l'orologio e che usavamo con i conta-punti del calcio-balilla...) non è detto che sia così: dipende dal modulo... Ci sarebbe altro da aggiungere, ma parto dall'antefatto.

Ora che sono pensionato e posso finalmente fare cose che mi sembrano utili, vado una volta alla settimana in un doposcuola parrocchiale e gratis aiuto i ragazzini a fare i compiti insieme ad una serie di vecchie professoresse in pensione o altri pensionati "colti".

Una volta dovevo seguire un ragazzino italiano di nascita, ma per la stupidità di chi non ha ancora varato lo ius scholae, egiziano essendo i suoi genitori egiziani. Piccolo particolare: ho notato che molti egiziani ed altri nordafricani che parlano comunque bene l'italiano, tendono a cambiare le "e" in "i". Questo perchè in arabo è così. Le parole islamiche "Maometto" "moschea" che ci sono nella lingua italiana e hanno la "e", in realtà derivano dalla loro traduzione in turco, non dall'arabo. Ebbene, questo ragazzotto che la legge vuole egiziano, non ha neanche la trasformazione della "e" in "i" mentre parla.

Come ho notato anche in altri ragazzi, tende a "togliersi i compiti più in fretta possibile" e dà poca importanza allo studio orale. Toltosi rapidamente "antologia" gli rimaneva "niente da fare". A parte che non capisco la loro smania di finire, anche facendo le cose in modo sommario per poi aspettare come ebeti l'ora di uscita, gli chiesi se aveva da fare qualcosa di matematica. "Ripassare le potenze ma non ho il libro con me" . Qualcosa insieme su  un foglio di carta. Poi mi venne in mente di fargli eseguire questo:

mi aspettavo che dicesse "divisione di potenze con la stessa base, quindi il risultato ha la stessa base e per esponente la differenza tra gli esponenti." No! Il volpacchiotto fece 5X5 = 25 poi 25x5 = 125 e 125:5= 25 che sarebbe 5 elevato alla seconda! Mi è scappato da ridere. Ammetto di essere stato poco furbo a dargli degli esponenti così bassi e allora dissi di eseguire questo
e così ripassammo il prodotto (e la divisione) delle potenze.
 
Poi mi non mi sono tenuto dal fare una morale che penso lui non abbia capito, ma dopo mi sono sbalordito io stesso per quello che ho detto. 
All'incirca dissi che quando vai a fare gli esami del sangue non c'è nessuno che conta il numero dei globuli rossi per millimetro cubo uno per uno... gli strumenti matematici servono per avere dei dati attendibili su delle cose che non puoi verificare fisicamente.
 
 Oh! Anche la "fede" è uno strumento per dare delle risposte ragionevoli, che non cozzano contro la ragione, ma su argomenti in cui non si possono avere le evidenze della immediatamente riscontrabili...

Ricordo in prima liceo scientifico il professore di religione, don Marco Bonardello - che era stato nelle scuole paritarie prof. di scienze, quindi zoologia, botanica, biologia, chimica, geologia e grografia astronomica  e da noi nella statale insegnava religione - iniziò sbalordendo la classe dicendo che lui non credeva nell'esistenza di Dio. Infatti anche come prof di scienze era "evidente" l'esistenza di entità trascendenti da cui avevano origine la materia l'energia e le leggi che regolavano... il "credere" era relativo al fatto che questo Dio volesse un "dialogo" con noi, che si fosse rivelato ... cioè qualcosa di cui non si avevano prove ovviamente inconfutabili, ma indizi ragionevoli. 
 
La seconda divisione fa 30167 elevato a  157 anche se non calcolo le due potenze e faccio la divisione 😊


 


sabato 7 dicembre 2024

Enciclica “Dilexit nos” - Mia ultima lettura

Nell'autunno del 2005 avevo fatto un viaggio a Roma e ricordo di essere stato nella chiesa di Santa Maria Maggiore dov'è sepolto Antonio Ghislieri, poi fra' Michele, poi Pio V, poi San Pio V, da Bosco Marengo (AL) a quel tempo l'unico papa piemontese.

Chiesi a questo conterraneo che dal Paradiso intercedesse per la nostra terra e che mi desse la soddisfazione, pur augurando lunga vita al Pontefice presente, di vedere un papa “delle nostre parti”.

Sono stato esaudito al di sopra delle mie aspettative. Il papa di allora è vissuto ancora molti anni, ma abbiamo avuto un papa piemontese, molto piemontese, forse perché i migranti tendono a mantenere certe caratteristiche tipiche dei luoghi di cui sono originari.


Se sono andato come si suol dire al settimo cielo quando ho sentito dire “che i peccatori si pentiscano” o condannando il “chiacchiericcio” dire che tutte le critiche sono ben accette se fatte in modo esplicito, ma non “tirare la pietra e nascondere la mano” ed altri piemontesismi, sono in grande sintonia con il suo modo di esprimersi, con i suoi insegnamenti, con la sua umanità. Non che gli altri papi che ci sono stati durante la mia vita fossero da meno, (tre sono santi!) ma con questo papa è come se ci fosse una sensibilità più assonante.

L'ultimo dono che ora mi ha fatto è l'enciclica Dilexit Nos.

Nelle varie fasi del mio rapporto con la fede, a volte spigolose, questa devozione mi era sembrata solo una cosa simpaticamente folkloristica. Mi ricordavo di mia nonna che aveva un'immagine del Sacro Cuore che teneva sempre vicino alla sveglia. Quando spostava la sveglia, per esempio quando andava a dormire la metteva vicino alla camera da letto per sentirla la mattina e poi l'avrebbe spostata in cucina, spostava anche l'immagine. [ora che ci penso ho anch'io un certo rapporto sveglia/fede, ma ci tornerò].

Comunque il tema del Sacro Cuore, l'avevo “lasciato perdere”. Invece qui Papa Francesco lo spiega bene. Alcuni capoversi li ho trovati molto difficili da seguire, quelli in cui parla dei mistici, ma altri mi hanno fatto capire come nell'esperienza cristiana non c'è da “buttar via niente”.

Grazie Papa Francesco!

domenica 1 dicembre 2024

Hit parade di esecuzioni particolarmente belle su YouTube

 

Dopo le canzoni più orribili e quelle più comiche dovrebbe esserci una classifica delle canzoni più belle. A parte la necessità di limitarsi alla musica cosiddetta “leggera” - altrimenti ci sarebbe le “opera omnia” di Mozart Bach Beethoven Coltrane più un'enorme quantità di materiale – una classifica delle canzoni più belle è impossibile. Sono contrario ai vari Sanremo. Belle le rassegne musicali, ma stabilire una classifica è impossibile: la bellezza di un brano musicale dipende anche dal tuo stato d'animo del momento.

Mi limito a segnalare alcune esecuzioni trovate su YouTube che mi hanno colpito favorevolmente.

La canzone mi piace molto. A differenza di Stelutis Alpinis non c'è alcuna "patria" e nemmeno la PAX AMERICANA di Imagine! La morte dei giovani in guerra è vista solo come dolore e basta, senza false consolazioni e con una (almeno per come la interpreto io) domanda di fine a questo destino. Di versioni di questa canzone ne esistono un'enormità. Questa oltre essere eseguita bene, con la partecipazione del pubblico, mi piace molto per il contrappunto e intervallo di flauto irlandese.
 Tra le varie versioni eseguite da Leon Gieco, l'autore, e da altri, mi ha colpito questa perchè partecipano all'esecuzione un ebreo con kippah ed un gruppo sufi. Ok, sono in campo neutro, ma è bello vedere insieme tre persone di quattro religioni diverse (sì, perchè Leon Gieco si definisce agnostico, ma ha sia un back ground culturale sia un comportamento da cattolico praticante!)
 
 Anche di questo brano ci sono varie esecuzioni (ma per lo più con la partecipazione dell'autore, Lisandro Aristimuno) Mi affascina pensare al vento del Sud che nasce nel freddo. Questa mi piace molto per il pianista e l'altro cantante.
 Canzone pietra miliare della mia giovinezza. Ma mi ha colpito questa esecuzione "unplugged" e tutto sommato abbastanza grezza. Mi ha colpito per due motivi personali. 1) In quel ristorante lì c'ero andato nel 1991 quando mi trovavo per lavoro da quelle parti ed avevo mangiato particolarmente bene. Mi sono detto "Vorrei ritornarci poi per conto mi con la moglie e qualche amico - ognuno paga per conto suo" Non ci sono tornato, purtroppo.  2) Ovviamente  ho tentato di eseguirla con la fisarmonica
 
 Non è per piaggeria verso un amico, ma mi piace molto questo video in cui si Walter si triplca e suona e canta bene. In più mi da la possibilità di segnalare i prossimi due video, uno per la moltiplicazione di se stesso, l'altro per la cover di CSNY
 
Per quanto riguarda i video con personaggi duplicati, sapendo suonare la fisarmonica non posso che applaudire questo signore. Io non saprei fare quello che fa lui.
 
Bravine le ragazzotte. Ma qui si apre un discorso sull'America. Ognuno, almeno fino alla mia generazione, si faceva dell'America un'idea mediata dal cinema-letture-musica-ideologia che poi smontava se ci andava veramente. Lascio perdere alcuni dettagli della mia esperienza americana, ma quelle tre sono l'immagine delle "bellone americane" che tendevamo a farci. Io nei miei viaggi negli USA dal 1984 al 1986 di ragazze così non ne ho mai viste! Le uniche due belle ragazze incontrate, erano minute e brune, una di Singapore e una italiana