I dati dei sondaggi, per quanto possano essere credibili vedono una gran parte dell'elettorato tra gli indecisi: lo credo bene, non c'è stato un dibattito sul tema della riforma nella nazione, ma sul pro-contro a governo, europa, migranti e simili.
Un dato interessante (per quanto possa essere vero) dice che sopra i 65 anni gli elettori sono più favorevoli al SI mentre scendendo con l'età la situazione cambia.
Un'interpretazione dice che gli over65 ( e direi anche 70) sono più orientati a guardare le TV ed essendo la RAI strumento del governo e Mediaset variamente intrallazzata, difendono le ragioni del governo quindi del SI.
Le altre fasce di età si rivolgono ad internet e si rivolgono per alimentare i propri pregiudizi. Chi è per una posizione segue quello che la conferma oppure va sulla posizione opposta (raramente) ma solo per attaccare.
Interpretazione interessante, ma io ne avrei un'altra. Renzi, senza entrare nel merito della riforma, sostiene che quello è il cambiamento. Ma il fatto che il cambiamento, il nuovo, sia un valore in sè, è un concetto tipico della generazione nata prima degli anni '40.
Per convincersene basta guardare le pubblicità della fine anni 50 ed anni 60, il cui target erano gli over20 di allora: qualsiasi prodotto doveva essere una novità, rappresentare un cambiamento, realizzato con i più moderni mezzi tecnologici, "uhe cavernicoli non siamo più all'età della pietra!" e via discorrendo. E quella generazione lì ha accettato positivamente cambiamenti che nel lungo periodo si sono dimostrati insostenibili (problema ecologico innanzitutto, ma anche nel tessuto sociale e demografico).
Se analizziamo la pubblicità degli anni '90 vediamo un ripetersi di "mulino bianco", sapori di una volta, ...secondo la tradizione, ricordi quand'eri bambina?.... e se qualche cambiamento tecnologico veniva sottolineato era per un risparmio energetico, per un rispetto dell'ambiente etc.... Quindi col tempo, il cambiamento non è più un valore in sè, ma lo diventa in un contesto molto più articolato.
Potrebbe essere questa anche una spiegazione del divario relativo all'età.
Forse sarebbe stato meglio non insistere sul cambiamento ma scendere nei dettagli della riforma....
per approfondire...
"Giovane di lungo corso" si riferisce ad una battuta che pare abbia fatto l'on. Bersani. A chi gli diceva di fare spazio ai giovani nel partito lui rispose "Ci vogliono sì giovani, ma giovani di lungo corso!" Non è un blog di politica in senso stretto. Seguendolo si capirà perchè io mi sento un giovane di lungo corso.
sabato 19 novembre 2016
mercoledì 9 novembre 2016
Renzi Sbaglia / Ingerenze
Ricordo, molti anni fa, quando un monsignore interveniva su certe tematiche, c'era sempre chi lamentava le ingerenze del Vaticano, uno stato straniero, nella politica italiana. A parte il fatto che un conto era l'intervento del Segretario di Stato (in questo caso veramente si poteva parlare di Vaticano) ed un conto era un vescovo, ma quello era un legittimo parere di un cittadino italiano, magari con una voce un po' amplificata, proprio come quella di un leader sindacale o del presidente di qualche ordine professionale.
Invece, brutto segno, non ho sentito voci analoghe sullo scambio di pareri tra Renzi sulle elezioni americane e Obama sul referendum italiano.
Fossi stato in Renzi avrei scongiurato Obama di non dire assolutamente nulla a proposito del referendum ed io non avrei detto nulla a proposito delle elezioni americane.
Non ho la più pallida idea di quanti italiani erano in dubbio su cosa votare ed il carisma di Obama li ha fatti scegliere per il SI.
Io personalmente resto con le solite perplessità da ambo le parti, anzi l' ingerenza amerikana nella politica italiana mi ha fatto aumentare i dubbi per il Si.
Renzi a questo punto dovrebbe chiedere a Jean-Claude Juncker, a Jens Weidmann di schierarsi pubblicamente per il NO, allora i SI aumenterebbero!
Leggere anche:
(testo per giovani di lungo corso)
Invece, brutto segno, non ho sentito voci analoghe sullo scambio di pareri tra Renzi sulle elezioni americane e Obama sul referendum italiano.
Fossi stato in Renzi avrei scongiurato Obama di non dire assolutamente nulla a proposito del referendum ed io non avrei detto nulla a proposito delle elezioni americane.
Non ho la più pallida idea di quanti italiani erano in dubbio su cosa votare ed il carisma di Obama li ha fatti scegliere per il SI.
Io personalmente resto con le solite perplessità da ambo le parti, anzi l' ingerenza amerikana nella politica italiana mi ha fatto aumentare i dubbi per il Si.
Renzi a questo punto dovrebbe chiedere a Jean-Claude Juncker, a Jens Weidmann di schierarsi pubblicamente per il NO, allora i SI aumenterebbero!
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(testo per giovani di lungo corso)